È morto Giuseppe Brusi, il simbolo della pallavolo ravennate

Consar Ravenna
  • 25 ottobre 2023

La pallavolo ravennate in lutto per la morte di Giuseppe Brusi. Aveva 81 anni e il suo nome è stato indissolubilmente legato ai picchi più alti del volley cittadino, fino allo scudetto del 1991 con gli assi Vullo, Kiraly e Timmons.

Su indicazione del presidente federale Giuseppe Manfredi su tutti i campi di pallavolo nel weekend verrà osservato un minuto di silenzio in sua memoria.

Nella hall of fame

Nato a Cervia nel 1942, nel 2018 Brusi è stato inserito nella hall of fame dei dirigenti del volley. La motivazione dell’epoca riassume la carriera di un romagnolo verace e di un dirigente capace, illuminato e soprattutto una persona vera. Un vincente per venti anni, nel volley femminile negli anni ‘80, nel maschile negli anni ‘90.

Le donne, la prima grande intuizione. L’Olimpia Ravenna nasce nel 1965. La sua visione era stare un passo avanti agli altri per scelte, per gioco e soprattutto per mentalità e con questi ingredienti sono arrivati successi in serie tra Campionato e Coppe che hanno fatto dell’Olimpia Ravenna un esempio e un modello di stile e di gioco. Nel 1987 Giuseppe Brusi, dopo aver vinto 7 scudetti consecutivi con l’Olimpia Ravenna, insieme a una cordata d’imprenditori locali passa al settore maschile e rileva il titolo sportivo dalla Casadio iscrivendo la squadra al campionato di serie A2 maschile. Grazie al gruppo Ferruzzi, arrivato tra il 1989 e il 1990 a Ravenna inizia la rivoluzione del volley e anche stavolta Brusi è un passo avanti: scelte mirate per costruire una squadra magica. Arrivano i due giocatori più rappresentativi degli Usa: Karch Kiraly e Steve Timmons, insieme a loro ci sono anche Andrea Gardini, Fabio Vullo e Vigor Bovolenta ed è subito scudetto.

#getAltImage_v1($tempImage)

Il Messaggero è la squadra italiana più internazionale per gioco e carattere tanto da vincere in Brasile nel 1991 il Campionato del Mondo per Club proprio contro i padroni di casa del Banespa. Nel 1992 in Grecia vince la Coppa dei Campioni. L’anno successivo partono gli americani e arriva a Ravenna Renan Dal Zotto, insieme a lui Giovane e Fomin e con loro un’altra Coppa dei Campioni; la terza arriverà poi nella stagione 1993/94.

#getAltImage_v1($tempImage)

La Lega: “Senza di lui il volley non sarebbe dov’è ora”

La Lega Volley in una nota ha reso omaggio a Brusi. Questo il testo in un sito listato a lutto.

#getAltImage_v1($tempImage)

“Il Presidente Massimo Righi, il CdA, tutti i Club e lo staff della Lega Pallavolo Serie A esprimono il proprio cordoglio per Giuseppe Brusi, uno dei padri fondatori della pallavolo moderna, visionario e passionale, scomparso all’età di ottant’anni. Senza di lui, il volley non sarebbe dove è ora”.

Il Basket Ravenna

In una nota del Basket Ravenna, “Il presidente Roberto Vianello, i tecnici, gli atleti ed il personale del Basket Ravenna si uniscono al cordoglio della famiglia, dei parenti e degli amici per la scomparsa di Giuseppe Brusi, il dirigente che costruì la leggenda dell’Olimpia Teodora e de Il Messaggero Volley”. Il general manager Giorgio Bottaro ha ricordato commosso l’amico e l’uomo di sport: “Un dirigente straordinario ma anche una persona straordinaria. Umile e generoso quanto appassionato e determinato. Mancherai a Rina, a Barbara e a Bianca. Mancherai a tutti. Mancherai a me. Buon viaggio Giuseppe, buon viaggio Beppone”.

Il cordoglio del sindaco Michele de Pascale. “Con profondo dispiacere – dichiara il sindaco Michele de Pascale - apprendo della scomparsa di Giuseppe Brusi, stimato dirigente sportivo divenuto simbolo della pallavolo ravennate e italiana. Impegnato nel volley femminile prima e in quello maschile poi seppe, tra gli anni ’80 e ’90, condurre la pallavolo ravennate, con l’Olimpia Ravenna e Il Messaggero, a livelli straordinari, rendendola fiero emblema del volley italiano nel mondo. Se ne va un professionista di altissima competenza e professionalità, un uomo autentico, umile e sinceramente appassionato che, con la sua lungimiranza, la sua tenacia ed il suo entusiasmo, ha segnato una pagina indelebile nella storia dello sport della nostra città e del nostro Paese. Ai suoi familiari, ai suoi cari e a tutto il volley ravennate che lo piange, giungano le mie più sentite condoglianze”.

Il cordoglio di Porto Robur Costa 2030. “Con grande dolore e sgomento, il Porto Robur Costa 2030 apprende la notizia della morte di Giuseppe Brusi. Da anni lottava con grande coraggio e grinta con la malattia che lo aveva colpito. Brusi passa alla storia dello sport della nostra città, e in particolare della pallavolo, che ha contribuito a fare grande grazie alle sue conoscenze, le sue capacità di essere sempre un passo davanti agli altri, la sua determinazione e la sua mentalità vincente. E’ stato l’artefice della leggendaria Olimpia Teodora e poi l’ispiratore, insieme al gruppo Ferruzzi, dell’epopea, breve ma vincente, del Messaggero, evoluzione del progetto Porto Ravenna Volley che lui aveva avviato nel 1987 per rilanciare il volley maschile in città. Perché amava le sfide, Giuseppe, e le sapeva vincere. Mancherà a noi e mancherà alla pallavolo cittadina, che continuava a seguire, prodigo di consigli e anche di qualche critica costruttiva, anche in questi ultimi tempi in cui era minato dalla malattia. Il Porto Robur Costa 2030 si stringe in un grande abbraccio alla famiglia, a Rina, Barbara e Bianca, le donne della sua vita. Una delegazione del club parteciperà ai funerali”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui