Tennis, sono entusiasmo e innovazione le parole d’ordine del Ct Zavaglia Ravenna

Non ci sono solo i grandi successi degli azzurri nel Circuito mondiale. Al Circolo Tennis Zavaglia di Ravenna si respira un’aria molto positiva ed ambiziosa anche per una salvezza per nulla scontata in A2 e per l’avvento della nuova scuola tennis diretta dal tecnico nazionale Omar Urbinati.
Un autunno perfetto o quasi per il club ravennate, sottolineato da Carlo Licciardi, vicepresidente del Ct Zavaglia, l’ex presidente che ha costruito nel tempo una squadra di vertice molto ambiziosa: «Sicuramente negli ultimi tempi abbiamo visto intorno al Circolo un maggiore entusiasmo, non solo legato alle buone prove in A2, ma anche al cambiamento strutturale, a livello tecnico, che il Consiglio ha deciso di fare. Siamo passati dalla collaborazione con la Ravenna Academy – spiega Licciardi – ad una squadra di tecnici gestita al 100% dal Circolo. Abbiamo avuto la fortuna di trovare la disponibilità di Omar Urbinati, nuovo direttore tecnico della scuola. E’ un maestro che ha bisogno di poche presentazioni nel tempo ha lavorato con i professionisti e con i giovani emergenti seguiti dalla Federazione. Omar prosegue al Ct Zavaglia, il club dove è nato, l’ottima esperienza fatta all’interno della Federazione alla guida di vari settori del tennis giovanile. Nel suo staff ci sono altri tecnici qualificati come i maestri Ronnj Capra, Dario Sciortino e il preparatore Francesco Rametta, che hanno garantito al progetto tecnico stabilità ed organizzazione ed intorno a tutto ciò abbiamo visto un grande entusiasmo. Noi poi abbiamo deciso di fare una scelta rischiosa, ma più innovativa, abbiamo lanciato sui nostri campi il Pickeleball che sta riscuotendo un enorme interesse».
Licciardi racconta come è strutturata la scuola tennis e come il Pickelball sia diventato nel frattempo protagonista: «Con l’arrivo di Omar ci siamo strutturati su due livelli, la parte agonistica e la scuola tennis e devo dire che abbiamo avuto un riscontro positivo appena partiti, visto che abbiamo 30 agonisti e 50 ragazzi alla scuola di avviamento di base. Per quanto riguarda il Pickleball posso solo dire che è una disciplina che ha spopolato negli Stati Uniti, mentre in Italia comincia ad esserci un discreto movimento. Noi abbiamo creato una partnership con l’associazione Beno che sta dando i suoi frutti, alcuni soci del stanno facendo da promotori e catalizzatori: circa 25-30 persone lo stanno giocando».
Il Ct Zavaglia è impegnato anche in altri progetti: «Stiamo portando avanti il progetto della Federazione Racchette in Classe, andiamo nelle scuole a presentare il tennis e farlo giocare ai ragazzi, in questo momento l’effetto traino che si è venuto a creare con i successi di Berrettini, Musetti, Sinner e Sonego è notevole, senza pensare a cosa sta succedendo con la vittoria in Coppa Davis».
La locomotiva tennis sta facendo nuovi proseliti soprattutto nel settore giovanile: «Sì, è proprio tra i giovani che le vittorie dei big si stanno facendo sentire, è uno stimolo notevole per avvicinarsi a questo sport. Ma non ci stiamo occupando solo dei giovani, nei vari progetti ce n’è uno anche per gli Over 65 che ha molteplici scopi, favorire l’attività fisica, la salvaguardia della salute e la socializzazione».
Intanto il Ct Zavaglia ha mantenuto, da neopromossa, la A2 con prestazioni molto convincenti da parte dei giovani: «Il bilancio è positivo, abbiamo centrato in pieno un obiettivo ambizioso, quello di salvarci. L’abbiamo raggiunto con non poche difficoltà perché siamo capitati in un girone con squadre molto forti ed abbiamo pagato lo scotto dell’inesperienza. Però abbiamo giocatori di alto livello, come il bosniaco Nerman Fatic, che hanno fatto da traino per i ragazzi del vivaio, peccato per l’infortunio di Luca Tomasetto. Inoltre abbiamo avuto piacevoli sorprese dal vivaio, con Luigi Valletta e Niccolò Satta in particolare. Il sogno nel cassetto sarebbe quello di fare la serie A con tutti ragazzi del vivaio».
Capitolo ampliamento del Circolo: ormai le strutture sono insufficienti per far fronte alle sempre maggiori richieste degli utenti: «Il Ct Zavaglia è stato il primo club a nascere all’interno della città, è un circolo storico e prestigioso, ma il fatto di essere all’interno di Ravenna è diventato un limite e ora ci troviamo con spazi non più adeguati. Comunque proseguiamo il dialogo con l’amministrazione comunale per trovare insieme soluzioni per la stabilità e lo sviluppo del club. Speriamo di mettere a frutto questo lavoro che dura da 90 anni anche in futuro e portare il club sempre più in alto».