Tennis, Sara Errani: "Quanta passione per questo sport"

Un successo, quello colto domenica nel torneo Wta 125 francese di Contrexeville, che vale doppio per Sara Errani. Conta per il morale, per la voglia di tornare quanto prima assoluta protagonista del tennis mondiale, ma conta anche per la classifica che da ieri vede la giocatrice massese al numero 127, ben 34 posizioni guadagnate in un colpo solo. E il segnale di una condizione, soprattutto di una fiducia ritrovata, dopo tanti momenti difficili. La romagnola, però, adesso si fermerà per riprendere fiato e non sarà una delle protagoniste più attese nel torneo Itf Women’s Tour dell’Antico Tiro a Volo di Roma (60.000 dollari, terra), dove avrebbe dovuto essere la testa di serie n.7. Nel torneo capitolino la romagnola ha sempre giocato bene e nel 2019 vinse il titolo, ma dopo il successo di Contrexeville, evidentemente, ha preferito prendersi qualche giorno di riposo.

Sara Errani è chiaramente al settimo cielo il giorno dopo il successo pieno nel “Grand Est Open 88”. Il titolo vinto a Contrexeville non è certamente il più importante tra i 15 da lei vinti in carriera, tra circuito Wta e Itf, ma forse è il più prezioso. Cosa ne pensa?

«È sicuramente una vittoria molto importante perchè non vincevo un torneo da tempo. Soprattutto dopo aver subìto l’intervento al gomito destro. E non essendo più una ragazzina, dò a questo successo ancora più importanza».

Dopo l’operazione al gomito si è vista una Sara Errani molto più efficace e brillante, finale a Gaiba, vittoria in Francia, grande battaglia contro la Bjorklund nelle qualificazioni a Wimbledon. Quanto ha influito la ritrovata condizione fisica sulle ultime prestazioni?

«Aver fatto partite in tornei minori mi ha aiutato a ritrovare un po’ di meccanismi in campo e fiducia. Ho sicuramente lavorato molto per recuperare il più in fretta possibile».

A chi vuole dedicare questo successo?

«Lo dedico alla mia famiglia, a tutto il mio team e anche al mio fisioterapista Mattia che mi sta aiutando tantissimo, giorno dopo giorno, a recuperare per essere in condizioni competitive quando entro in campo».

In questi ultimi anni fatti più di amarezze che di gioie, cosa l’ha spinta ad andare sempre avanti?

«La passione e l’ossessione per il tennis».

Ultima cosa, cosa ne pensa dell’altra romagnola nel Circuito, Lucia Bronzetti, forse tra poco avremo due top 100 romagnole?

«Lucia, oltre a essere una bellissima persona è una ragazza che sta lavorando tanto per ottenere grandi risultati nel tennis. L’ammiro tantissimo e spero possa raggiungere tanti altri risultati».

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