Nuoto, Europei in vasca corta: oggi si chiude con Cerasuolo nei 50 rana e con Izzo nei 100 misti che vanno a caccia del podio

Sport
  • 10 dicembre 2023

Si può fare. La Romagna può provare a tornare sul podio europeo un anno e quattro mesi dopo la festa di Roma 2022. Simone Cerasuolo e Giovanni Izzo hanno le carte in regola per andarsi a prendere una medaglia nella giornata conclusiva degli Europei in corta di Otopeni che storicamente regala agli atleti di casa nostra grandi soddisfazioni (basti pensare ai due ori di Scozzoli e Sabbioni a Copenhagen).

Simone Cerasuolo è in finale nei 50 rana ed è uno dei tre grandi favoriti per la vittoria. Con lui il compagno Nicolò Martinenghi e il turco Sakci, primatista mondiale e tornato competitivo dopo un lungo periodo di oblio. Ieri Cerasuolo, dopo una buona batteria (26”43) ha disputato una semifinale di assoluta qualità toccando, con un arrivo non perfetto, secondo alle spalle di Sakci con il crono di 25”94, lontano meno di tre decimi dal personale. «I margini di miglioramento ci sono – afferma il ranista imolese – sono soddisfatto della mia prova, sto bene e proverò a trovare la gara giusta».

La squalifica di Ceccon ma anche di tanti rivali di Cerasuolo hanno inquietato l’imolese. «Sarà possibile che in così tanti hanno disimparato a nuotare? – commenta, contrariato – le squalifiche mi sembrano un po’ troppe, è sempre un terno al lotto». Sarà in gara poco dopo le 17.

La sorpresa, ma fino a un certo punto, è la finale conquistata da Giovanni Izzo nei 100 misti. Al mattino parte dalla prima batteria, quella degli atleti normalmente di secondo piano, e fa segnare il secondo miglior tempo in assoluto (52”44) e al pomeriggio, in semifinale, si ripete quasi al centesimo con 52”48 e strappa il pass per la finale con il quarto miglior tempo, approfittando anche della inopinata seconda squalifica consecutiva di Ceccon, che aveva fatto segnare il miglior tempo. «Sono felice – commenta Izzo – volevo questa finale e l’ho conquistata anche con discreta facilità. Non so quanto posso migliorarmi ma qualcosa di meglio posso fare. Mi piace gareggiare nella bagarre e ci sarà grande battaglia». Izzo in mattinata aveva contribuito a spingere in finale la 4x50 stile libero mista con una frazione lanciata da 21”40. Sarà in vasca oggi alle 17.

C’è delusione dalle parti della rana romagnola. Né Martina Carraro, ma si poteva immaginare, né Anita Bottazzo centrano l’accesso alle semifinali dei 50 rana: una piccola batosta per il gruppo allenato da Casella che ha dovuto fare i conti con l’effetto Nocentini. La veneta di stanza negli States è entrata in scena a Europeo iniziato per via di un attacco influenzale e ha ribaltato le gerarchie della rana veloce oltre che dello stile libero. Bottazzo è rimasta fuori con 30”15 che rappresenta il suo nuovo primato personale in vasca corta ed è il settimo tempo assoluto delle batterie ma Nocentini ha fatto molto meglio con 29”63 che la pone fra le papabili per una medaglia. Bottazzo ha impostato una gara sul ritmo ma non ha trovato una partenza straordinaria. Nella vasca di ritorno ha limato una posizione ma troppo poco per arrivare in finale. Ancora peggio ha fatto Carraro che quasi non ha provato a lottare in una gara dove per essere competitivi bisogna ritrovare tutta la brillantezza del caso. Tempo di 30”28 per lei, il nono delle batterie.

Niente semifinale, nei 50 rana maschili, anche per Federico Poggio, battuto abbastanza nettamente dal compagno di allenamenti Simone Cerasuolo nelle batterie. L’imolese ha chiuso in 26”77 che sarebbe stato l’ottavo in batteria a poco più di tre decimi da quello di Cerasuolo.

Si chiude con un bilancio di quattro record nazionali l’esperienza di Loris Bianchi. Dopo quelli fatti registrare a inizio settimana nei 400 e nei 1.500 stile libero, ieri ha migliorato il primato sammarinese dei 200 stile, abbassandolo a 1.48.91. Oggi l’ultima prova negli 800 stile libero. Con un tempo di 7.54.35 ha già polverizzato il record nazionale, scendendo sotto il muro degli 8’.

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