Am...mazza che muscoli!

Sport

Ben ritrovati col nostro periodico appuntamento con il benessere, che vuole fornirvi spunti, idee e un po’ di lettura per chi pensa che fare movimento possa essere una fantastica occasione per migliorare le proprie condizioni psicofisiche. La stagione 2018 della rubrica, vuole orientarsi sulla scoperta di nuovi attrezzi per l’allenamento, così da capire il loro utilizzo e per non farsi trovare impreparati quando ve lo proporranno in palestra. Il numero di oggi vuole presentare un attrezzo relativamente recente, molto utilizzato nell’allenamento funzionale, che si chiama Clubbell, e consiste in una mazza di ferro dalle varie pezzature di peso. Le Clubbell coprono infatti un range che va dai due chili e mezzo fino ai venti. In realtà l’attrezzo (il cui nome esatto è Indian Clubbell) non è realmente nuovo perchè rappresenta una riscoperta. Veniva infatti usato durante i primi anni del novecento dalle truppe britanniche per tenersi in forma, ed erano così diffuse tanto da apparire ai Giochi Olimpici del 1904 e del 1932 (svolti peraltro entrambi in America). Ma torniamo a noi. Oggi le potete trovare in alcune palestre e garantiscono il miglioramento della forza e della coordinazione. Vediamo alcuni esercizi, tutti finalizzati al potenziamento degli addominali, al rinforzo delle spalle e al tono di gambe e glutei. Front lunge 1 La partenza prevede che la mazza sia dietro la schiena. Viene compiuto un passo in avanti associando questo movimento a un colpo in avanti, bloccato all’altezza delle spalle. Shoulder press 2 Partenza in posizione di affondo. Il movimento coordinato di gambe e braccia porteranno il Clubbell verso l’alto. Torsion 3 Ci si mette in ginocchio per evitare una eccessiva torsione e proteggere le vertebre lombari. Col Clubbbell esteso davanti al corpo si ruota a destra e a sinistra bloccando il movimento a fine corsa. Halo 4 Significa “aureola”, e infatti si ruota il Clubbbell attorno al capo come se si disegnasse una aureola. Front swipe 5 Il clubbell viene portato, con un rapido movimento, da dietro la schiena fino davanti al corpo, bloccando il movimento. Viene usato un braccio alla volta e ciò rinforza l’articolazione della spalla, se non si hanno patologie che ne precludano l’esercizio. Woodchopper 6 Significa “taglialegna” e infatti il movimento ricorda quello eseguito con l’ascia. Si utilizza un movimento diagonale che sfrutta anche la spinta delle gambe. Swing 7 Si fa oscillare l’attrezzo a destra e a sinistra spostando il corpo nelle direzione opposta. All’apparenza semplice, occorre anche fare i conti con la coordinazione. stefanocarlini4@gmail.com

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