Superbike, Rinaldi: "Ora basta errori"
Il round di Misano occupa un posto speciale nel calendario della Superbike e ovviamente anche nel cuore dei piloti romagnoli ed italiani, pungolati a fare risultato come in nessun altro appuntamento della stagione. Lo sa bene Michael Ruben Rinaldi, presente all’evento di presentazione del round nonché vincitore al “Marco Simoncelli” nel 2021, nella sua prima stagione da pilota ufficiale Ducati.
«È sempre bello correre a Misano - le parole di Rinaldi - sia per l’atmosfera che per i dolci ricordi che mi legano al tracciato, dato che la mia prima vittoria con il team Aruba è arrivata qui. Rispetto all’anno scorso mi sento molto più veloce, credo di potermi giocare il podio a ogni gara».
Per Rinaldi ora la missione è quella di cancellare gli errori dei primi due round, per ricominciare la corsa verso le zone nobili della classifica generale. «Non posso più permettermi di fare errori come quelli commessi in avvio di stagione: sono stato veloce ma ho ottenuto poco. Se voglio provare a lottare sino alla fine per l’obiettivo massimo, devo limitare le gare opache: da un lato sono contento della mia situazione, dall’altro sono consapevole di dover lavorare».
Danilo Petrucci vivrà a giugno in quel Misano il suo primo round italico in Superbike e la voglia di brillare non può che essere tanta. «Mi trovo bene nel paddock e i risultati stanno già arrivando, anche se ovviamente potrò ritenermi davvero contento solamente quando salirò sul podio. Per il momento mi sto adattando alla Panigale V4R, ma con il passare delle sessioni le cose potranno solo migliorare. Misano? Non vedo l’ora».
Chi invece ha già provato l’ebbrezza di conquistare risultati pesanti a Misano (oltre al già citato Rinaldi) è Nicolò Bulega, attuale leader della classifica generale Supersport nonché autentico mattatore del primo round a Phillip Island dove ha ottenuto due successi in altrettante manche. «La nostra stagione è partita molto bene - ha spiegato Bulega - anche grazie ai miglioramenti della moto. È stato bello essere il pilota capace di riportare la Ducati alla vittoria in Supersport dopo tanti anni: ora sono in testa al campionato, una posizione che spero di mantenere anche se la concorrenza è valida».
Per Nicolò sembrano passati i momenti difficili nel paddock MotoGp dove l’eccessiva pressione non lo ha aiutato a emergere. «In passato alcune cose non hanno funzionato e se tornassi indietro ne gestirei personalmente alcune, ma ora in Aruba ho trovato un ambiente davvero familiare: io sono un ragazzo al quale piace stare a casa quando può, ma con questo team mi sento davvero a mio agio in ogni situazione».