La tomba di Otello Buscherini nel mirino dei ladri

La figlia Solidea, che ha scoperto la violazione della tomba, afferma che i ladri si sono “limitati” a portare via un trofeo del padre, senza toccare in alcun modo le sepolture esistenti. «Erano già entrati qualche tempo fa – interviene Luciano Sansovini, grande amico del campione scomparso – rubando un casco da corsa indossato da Otello». Sansovini è molto irritato per le frequenti scorrerie notturne dei ladri al Monumentale. «Nel corso dell’incursione alla tomba dei Buscherini – continua – hanno preso su cose di poco conto dal punto di vista commerciale, ma di alto valore affettivo. È uno sfregio alla memoria che Otello non merita».
Del mitico “Busca” o “Tarantola”, dopo troppi anni di silenzio, si è ritornati a parlare nel 2003, con la costituzione dell’Associazione “Otello Buscherini” voluta dallo stesso Luciano Sansovini, dalla figlia Solidea e dal fratello Arnaldo per mantenere vivo il ricordo del campione. Otello morì proprio all’apice della carriera, quando in mano, a detta di commentatori ed esperti, aveva tutte le carte per vincere il motomondiale. Due giorni dopo l’incidente, al termine delle esequie celebrate nella chiesa della Cava, alla presenza dei familiari e degli amici più cari, fra cui l’inseparabile Gianfranco Bonera, compagno di tante corse, le spoglie del campione furono condotte al Cimitero Monumentale e tumulate nella cappella di famiglia. L’ultimo atto in ordine di tempo del sodalizio risale al 29 maggio 2016, con l’inaugurazione in via Caprera, 1, a Forlì, della nuova sede sociale e Casa dei Ricordi di Otello e di altri piloti che l'hanno preceduto. Da quel 16 maggio 1976 la tomba di Otello Buscherini al Monumentale di Forlì rimane sempre aperta. «Come documentato dal registro conservato all’interno – ricorda Sansovini – arrivano visitatori ogni giorno dell’anno, anche dall’estero». Luciano conclude con una certezza: «Se anche portassero via tutto quello che c’è nella tomba, nessuno ci potrà mai privare del ricordo di questo insuperabile campione».