Nel trionfo dell’Aprilia c’è tanto di Savadori

Moto

Lorenzo Savadori completa il bagno di spumante fatto da Aprilia a Marco Bezzecchi e si gode un successo che premia il lavoro di tutti gli uomini della casa di Noale, lui compreso. Da alcuni anni, e fu una felice intuizione del compianto Fausto Gresini allora gestore di Aprilia in pista, è, infatti, il collaudatore della MotoGp di Noale. Il cesenate, allora, era un “pilotino” che cercava una sistemazione dopo tre bei mondiali Superbike, una coppa del mondo Superstock 1000 e tanti sogni andati in frantumi. Da baby talento campione europeo ed italiano della 125 gp con l’Rcgm di Bertinoro, non era riuscito a splendere nel mondiale della ottavo di litro e si era ricostruito nelle derivate di serie. Gresini lo spinse nel team M2 Aprilia, con cui vinse l’italiano Superbike 2020 battendo il “collega” e concittadino Michele Pirro e poi gli diede una possibilità come collaudatore, tanto da conquistarsi la fiducia di Massimo Rivola e del precedente direttore tecnico del box di Noale, Romano Albesiano.

Ora lavora con un altro super ingegnere: Fabiano Starlacchini. Un lavoro spesso oscuro e difficile, non il massimo per un pilota classe ‘93 che vorrebbe gareggiare. Anche quando è in corsa, infatti, Lorenzo prova pezzi e soluzioni speciali, non potendo concentrarsi sulla prestazione personale. Ma far parte della famiglia di Noale è una grande opportunità e Sava lo fa con passione. «Sono davvero felice per Marco, per tutta l’Aprilia e per i ragazzi del reparto corse – è stato il suo commento a fine gara di Silverstone, chiusa 18° - stiamo lavorando duramente dall’inizio del campionato e portiamo avanti lo sviluppo della RS-GP25 direttamente in gara, quindi c’è tanta voglia di far bene. Sono davvero contento di vedere Marco e l’Aprilia vincere, e felice per tutti noi, me compreso. Dobbiamo insistere, lavorare sodo e non mollare mai».

Ogni tanto, qualche soddisfazione in pista arriva, come il 9° posto nel gran premio “pazzo” di Le Mans, con alcuni giri percorsi da 3°. L’occasione per mostrare le proprie doti di guida e di dedicare un piazzamento importante ad un amico appena scomparso, il noto fisioterapista Fabrizio Borra. Perché Lorenzo è così: un soldatino tutto dedito alla causa Aprilia, modesto e determinato, che non dimentica amici o persone importanti e che qualche volta si gode i meritati riflettori dell’ olimpo della MotoGp.

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