MotoGp, Savadori: "Che bello fare il pilota vero"

Lorenzo Savadori, a Le Mans, si è goduto un Gp da pilota vero, o almeno un sabato e una domenica. Già perché il cesenate, collaudatore del test team Aprilia, è impegnato nel provare diversi pezzi nuovi quando si presenta in gara come wild card. In Francia ha sostituito Miguel Oliveira su una RsGp22 del team Rnf e nel fine settimana il suo unico obiettivo era essere sempre più veloce.
Alla fine è arrivato 12°, miglior piazzamento mondiale in MotoGp, con la soddisfazione di essersi tenuto dietro l’ex campione del mondo Mir, finché lo spagnolo non è scivolato. «Sono molto soddisfatto della gara - sorride Lory - a dire il vero venerdì ho testato qualcosa per Aprilia. Il mio fine settimana è partito sabato. Ho fatto la Fp3 e la qualifica in crescendo, ho preso un distacco tutto sommato contenuto dal primo e dagli altri piloti Aprilia».
Nella gara numero 1000 della storia del motomondiale è poi arrivato un bel risultato. «Peccato che negli ultimi otto giri ho dovuto mollare perché mi si era bloccato il braccio destro e non potevo più spingere. E’ un problema che capita spesso ai piloti. Altrimenti avrei lottato con Petrucci e il gruppetto che lo precedeva fino alla fine del Gp».
Il bilancio è, comunque, molto positivo. «Il mio ritmo era buono e vicino a quelli di Aleix Espargaro e Vinales (i piloti del team ufficiale che sono andati veloci in Francia anche se non hanno raccolto molto, ndr). Sono contento soprattutto del fatto di aver vissuto un gran premio in crescendo. È bellissimo fare il pilota vero e mi piace tantissimo».
A Le Mans, Savadori ha ritrovato il piacere della gara e un nuovo format estremo in tutto. «Vanno tutti molto forte. Con la Sprint race ogni singolo turno è come una qualifica. La gara veloce non è poi così corta e l’impegno è tanto».
Adesso non ci resta che attendere il Gp d’Italia al Mugello con una certezza: il cesenate ci sarà o con il team Rnf come sostituto o come wild card del test team. I piloti del team malese sono acciaccati e in Francia erano assenti entrambi. «Raul Fernandez si è operato di sindrome compartimentale e avrà il tempo di recuperare, vedremo come starà Miguel. Comunque sarò presente con la RsGp23 del test team. Sono molto carico e credo di essere cresciuto anche a livello di guida. Ho cambiato lo stile rispetto a una volta per guidare queste MotoGp».
Impossibile non chiedere a Lorenzo, dopo i tanti scontri e contatti visti in questo inizio di stagione, come si potrebbe cambiare questa situazione. «Sinceramente non saprei - non so dare una risposta. È vero che in questo momento è tutto molto al limite. È sempre più difficile superare e, per farlo, bisogna osare, ma la soluzione non la so dare».