MotoGp, messaggio da Portimao: Bezzecchi meglio di Bastianini

Pecco e le Ducati dell’armata rossa volano, Fabio Quartararo si conferma l’avversario più temibile, Aprilia, Ktm-GasGas e Marc Marquez non pungono. Questo il primo responso dei test di Portimao, ma si tratta di una primissima sentenza di un campionato del mondo che sarà lungo e duro, anche fisicamente. Come conferma il volo di Fabio Di Giannantonio del Gresini Racing (colpa della troppa ghiaia sul tracciato lusitano) con trauma cranico e un’infiammazione ai muscoli del braccio destro per Aleix Espargaro: per “El capitan” del marchio di Noale un’operazione di routine per aprire la guaina della fascia dei muscoli, già fatta da moltissimi piloti. Un intervento che non dovrebbe comunque impedire allo spagnolo di essere al via della prima stagionale fra due settimane sempre in Portogallo.
Con 42 prove in calendario (21 Gp veri e propri e altrettante gare Sprint), la possibilità di infortuni aumenta notevolmente: i collaudatori dovranno essere pronti a fare da supplenti. Superlavoro per Michele Pirro (con otto piloti Ducati al via), Lorenzo Savadori e Stefan Bradl, con quattro ciascuno in Aprilia e Honda. Più semplice per Cal Crutchlow in Yamaha, con due piloti schierati e per la Ktm, visto che a Dani Pedrosa è stato affiancato anche Jonas Folger nel test team.
Bagnaia ha demolito il record del tracciato che gli apparteneva ed è saldamente in testa dopo la due giorni portoghese. Il suo vero obiettivo è ripetersi a fine stagione, ma dovrà anche cercare di farsi amare dagli appassionati, rimasti un po’ freddini nei suoi confronti nonostante abbia vinto un titolo mondiale, lui italiano, su un mezzo italiano.
Tornando ai test, i migliori dieci sono racchiusi in poco più di mezzo secondo, segno che l’equilibrio è tanto soprattutto fra i piloti di Borgo Panigale: fra Pecco (1°) e Martin (8°) ci sono quattro decimi. In questa parentesi troviamo Zarco e Marini, Bezzecchi, Bastianini e Alex Marquez (ottimo con il missile celeste-granata del Gresini Racing). Il Bez è apparso bello carico, il Bestia un po’ spaesato nel dover scegliere fra le tante novità che offre il nuovo materiale.
La linea rossa è interrotta da Quartararo che con la M1 ha trovato la quadra anche sul giro secco e vuole sfidare Bagnaia per riprendersi il titolo. Aleix Espargaro e gli altri piloti Aprilia si piazzano dal 10° posto in giù, la Ktm è 9ª con Binder, la Honda vede Mir meglio di Marquez anche se di pochissimo e i due Hrc si piazzano al 13° e 14° posto. Per Mir, campione 2020, lodato per la sua regolarità, ma non per la velocità, un bel debutto con l’ala dorata. Va più forte di Marc, maestro del giro secco e “signore del cronometro”.