MotoGp, Loris Reggiani: “Vincerà Marc Marquez perché è più forte degli altri in tutto” VIDEO

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Il campionato mondiale 2025 di MotoGp sembra nelle mani di Marc Marquez. Perché Pecco Bagnaia è stato messo in difficoltà dalla personalità del nuovo compagno e Alex Marquez non è nemmeno così vincente per poter impensierire il fratello maggiore. Marco Bezzecchi si è bloccato a Silverstone ma ha fatto un passo indietro ad Aragon, mentre Enea Bastianini non sta trovando la quadra e infine c’è Jorge Martin che ha fatto una scelta comprensibile nel provare a liberarsi del contratto Aprilia per la prossima stagione.

Non ha peli sulla lingua, come al solito, Loris Reggiani, ex pilota della 250-500, ex commentatore televisivo e costruttore di moto elettriche da pista (le Thundervolt), incontrato alla recente inaugurazione dello 04 Park del Monte Coralli di Faenza.

Crede anche lei che sia la stagione di Marc Marquez?

«Mi sembra abbastanza chiaro che il mondiale di quest’anno sia a senso unico “alternato”, diciamo così, perché ogni tanto Marc fa qualche errore e suo fratello ne approfitta, ma ultimamente ha iniziato a fare errori anche Alex. Così il titolo ha preso una direzione chiara e netta. Da Pecco Bagnaia mi aspettavo che, dopo quattro-cinque gare avrebbe trovato la quadra della moto, ritrovando fiducia e iniziando ad andare come sa, impensierendo Marquez, invece mi sembra che abbia fatto il contrario: si è fatto prendere dalle difficoltà psicologiche ed è stato travolto dal tifone Marc Marquez. Quando entra uno così nel nuovo box, con quei risultati alle spalle, quel palmarès vittorioso e con quella personalità, metterebbe in crisi chiunque. Forse solo un carroarmato come è Marc e come lo era Valentino prima, ma non ne ho conosciuti altri psicologicamente così forti».

Lei in passato è stato una bandiera dell’Aprilia e ha subìto un po’ l’arrivo di Max Biaggi, vede un parallelismo con quello che sta accadendo a Pecco in casa Ducati?

«No perché quando Max si è affacciato nel mondiale, abbiamo corso insieme un paio di volte e l’ho sempre battuto, poi lui è decisamente migliorato, ma io ero già passato in 500. Poi se spostiamo il discorso sul lato umano, come persona non mi è mai piaciuto e ho sofferto questo suo comportamento in Aprilia. Facendo due categorie diverse non mi poteva influenzare sul rendimento di gara. Fra Marquez e Bagnaia è una storia diversa».

A proposito di Aprilia, come vede Bezzecchi? La vittoria in Inghilterra può averlo sbloccato per il futuro anche se ad Aragon è andato così così (8° sia nella Sprint che nel Gp)?

«Assolutamente sì. Per come eravamo abituati a vedere Bezzecchi fino a quel momento, a Silverstone ha fatto un passo avanti incredibile e poco prevedibile, non so realmente se per qualcosa che ha fatto lui, se è stato merito del team o per qualche modifica portata sulla moto. Adesso mi auguro e spero che sia costantemente davanti a rompere un po’ la monotonia della Ducati».

Un successo così cambia la mentalità di un pilota?

«Certo, Marco è arrivato da una moto diversa, è saltato su un’Aprilia quest’anno e doveva trovare la confidenza giusta per spingere al 100%: ha capito che con quella moto si può vincere come ha fatto in passato con la Ducati».

Ciò che accade dall’altra parte del box di Noale, relativo alla clausola che Martin avrebbe esercitato per non correre con la RsGp nel 2026, pensa che sia una cosa normale o un tradimento?

«La trovo una cosa normale, leggendo e cercando di capire cosa c’è scritto esattamente nel contratto. Si è fatto più fumo di quello che si sarebbe potuto fare. Se c’era una clausola che gli permetteva di rescindere il contratto per l’anno prossimo, è ovvio che mettendosi nei suoi panni e vedendo i risultati che stava avendo l’Aprilia con i suoi tre piloti in pista fino a quel momento, è un’idea che ci sta. Lui conosce Bezzecchi, l’ha visto guidare una Ducati e sa il valore di Marco: ha fatto il classico ‘due più due’. Non so se la vittoria che ha ottenuto l’Aprilia a Silverstone gli farà cambiare idea, magari pensando che qualcosa di buono c’è e che gli conviene aspettare. Evidentemente però, se uno come lui ci ha pensato, ha avuto anche una buona proposta da qualche altra casa, aveva pronta la scappatoia».

Come giudica le difficoltà di Enea Bastianini in questa prima parte di stagione?

«è strano, perché da lui mi aspettavo decisamente di più conoscendo il talento. è uno degli italiani che ne ha di più, invece con questa Ktm non riesce a far quadrare i conti e non me lo spiego perché ci sono altri che vanno forte. Maverick Viñales con la Ktm mi stupisce, mentre sia Acosta e ancor di più Bastianini stanno deludendo molto. Anche in questo caso gioca l’aspetto mentale: la Ktm ha deciso di smettere di sviluppare la moto e se non sei molto forte di testa, fai fatica a dare il massimo se sotto al sedere hai un mezzo dell’anno precedente».

Enea ha affermato di non aver ancora trovato la posizione giusta in sella è così importante?

«Sì vuol dire tanto, anche se, dopo i numerosi test invernali e già diverse gare del mondiale, la posizione deve essere trovata e per questo anche lui ha un po’ di colpa. Mi ricorda un po’ la storia di Jorge Lorenzo con il serbatoio della Ducati, che voleva sempre cambiare. Non vorrei che si fissasse troppo su queste cose che sono solo sciocchezze».

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