MotoGp, il Mugello fa gola a tutti. Bezzecchi: “Ho scritto a Polonara”

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Pecco Bagnaia per rinascere ha bisogno di un successo, che sarebbe il quarto consecutivo al Mugello. Ducati porterà una livrea speciale, proprio ispirata alle opere del rinascimento fiorentino. Ma tanti hanno bisogno di rinascere: Pedro Acosta sempre lontano dal podio con la sua Ktm o Marco Bezzecchi, autore di belle gare ma penalizzato da qualifiche disastrose, senza dimenticare che Enea Bastianini è finito nell’anonimato in fondo al gruppo, ma in un attimo può risalire. La rinascita l’ha vissuta qui Marc Marquez tre anni fa, quando decise di mollare tutto andare negli Usa e farsi rompere il braccio lesionato. Una scelta che l’ha segnato e ora ripete spesso «il rispetto del proprio corpo».

Quanto è importante per lui il nono titolo che lo porterebbe a eguagliare Valentino Rossi? «Il nono titolo non è importante, o meglio, voglio vincerlo per me e per Ducati, ma la cosa importante è avvenuta tre anni fa quando ho preso l’aereo e sono andato negli Usa per farmi rimettere a posto il braccio. Ero sprofondato e sono tornato. Essere qui competitivo era l’obiettivo. E ora sono in gran forma, ma Alex va molto forte e Pecco sta crescendo».

In conferenza con Marc ci sono Acosta, Bezzecchi e Bagnaia. «E’ bellissimo arrivare qui - dice Pecco - c’è un gran pubblico, l’atmosfera è speciale e ho centrato vittorie importanti. Ad Aragon sono migliorato tornando sul podio, faccio un passo alla volta».

Al vertice sono attese anche le Ducati Bk8 Gresini di Alex Marquez e Fermin Aldeguer e le Pertamina VR46 di Di Giannantonio e Morbidelli.

Bezzecchi deve trovare posto nelle prime due file della griglia. «È vero, negli ultimi Gp a partire da Jerez mi manca la qualifica. Ho lavorato su questo aspetto, provando alcune novità».

Nelle prime otto gare della stagione Marco si è trovato a reggere da solo l’Aprilia. «Ci sono stati pro e contro: ho avuto gli ingegneri tutti per me e ho sviluppato la moto da solo, mi ha aiutato Savadori, altrimenti non sarei riuscito».

Essere il numero uno del team attualmente le ha creato pressione? «Ho vinto una gara ed è calata, ovviamente la pressione ci sarà sempre, rappresento tutto un marchio e un team factory. Inoltre sono molto esigente con me stesso».

Un pensiero Marco lo vuole dedicare ad Achille Polonara cestista della Virtus Bologna colpito da leucemia mieloide. «Ero quella sera a vedere la partita della nazionale quando Achille rientrò: aveva vinto una grande battaglia e quando ha schiacciato, mi sono emozionato e ho voluto scrivergli per essergli vicino».

Enea Bastianini sogna un cambio netto, anche se non vede i segnali. «Sarebbe bello tornare sul podio come l’anno scorso, ma sono lontano. Anche i test di Aragon non sono andati bene, ma spero che il Mugello porti la svolta. La nuova sella? Non arriverà in tempi brevi».

Domani alle 15 la Sprint, domenica alle 11 la gara della Moto3, alle 12.15 Moto2 e alle 14 la MotoGp.

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