MotoGp, Gp del Giappone: Bastianini costretto ad inseguire

Moto

Il Giappone permette alla MotoGp di scendere in pista solo a metà. La direzione gara decide un unico turno da 75’ e chi sbaglia paga: come Enea Bastianini, che vola a terra nel momento decisivo ed è 14°.

Distacchi minimi fra i piloti, in 19 in 1”. Il più veloce è Jack Miller che, in 1’44”509, precede i tre assi in lotta per il numero 1: Pecco Bagnaia, Fabio Quartararo e Aleix Espargaro in rigoroso ordine di stato di forma mostrato nelle ultime cinque uscite. I migliori sono racchiusi in un soffio, rispettivamente in 1’44”537, 1’44”558 e 1’44”577. Bravo Luca Marini, 5° davanti a un Marc Marquez e una Honda che appaiono veloci, in 1’44”656, come testimonia anche Pol Espargaro, a precedere le due Ktm di Brad Binder e Miguel Oliveira e l’altra Aprilia di Maverick Viñales, tutti racchiusi in 0”3. I tre concorrenti al titolo sembrano pronti a non fare errori e a regalare un duello sul filo della tensione, lungo tutto questo fine settimana. Marini dimostra di essere un pilota costante e solido, che migliora gradualmente ma che resta ai livelli acquisiti: la sua maturazione appare quasi pronta per un podio. Marquez e la Honda qui possono tornare, forse, a giocarsi il podio, vedremo se si confermeranno, ma la bella prestazione dell’altro alfiere Hrc sembra testimoniare che sul tracciato di casa i tecnici dell’ala dorata sono preparati a dovere.

Peccato che nel gruppo non cia sia Bastianini, 14° in 1’44”978: «E’ stato un peccato la caduta, perché avevamo un bel ritmo – spiega l’alfiere del Gresini Racing - Ho cercato di imparare prima le linee, poi ho spinto. Ho cambiato le gomme e le cose sono migliorate, anche grazie a una piccola modifica, ma quando ho montato la seconda gomma, al primo giro lanciato, sono caduto alla curva 5. Con solo un turno a disposizione si fa fatica e bisogna fare tutto in fretta, ma il ritmo non era male. Peccato che per le Fp3 sia prevista pioggia».

Fatica anche Marco Bezzecchi, anche se il crono non rende giustizia nemmeno a lui, 19° in 1’45”426: «Non è stata una giornata facilissima: la pista è molto bella, ma piuttosto complicata con la MotoGp. Il turno unico non mi ha aiutato. Avevamo molte prove da fare e la gestione è stata complessa. Nel giro veloce non sono stato perfetto, ci ho riprovato una seconda volta, ma le bandiere gialle mi hanno costretto a rallentare. Spero che troveremo bel tempo anche se la pioggia non mi preoccupa troppo». Fu in una Moto3 zuppa che trovò, proprio qui, il primo podio mondiale nel 2017 con una poco competitiva Mahindra: certi ricordi scaldano anche a distanza di cinque anni e dopo tanti successi ottenuti.

Fra i veloci anche Alex Rins, con la Suzuki, che poi non è riuscito a centrare un giro veloce ed ha chiuso 13°. A terra anche Zarco, poi 11°, e Darryn Binder, 18°, Nakagami è 12° stringendo i denti per la mano rotta ad Aragon ed operata pochi giorni fa, mentre Fabio di Giannantonio, altro pilota Gresini Racing, è solo 24°. Questa mattina alle 8 via alla Q1.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui