MotoGp, Bezzecchi fatica a crederci: «Ancora non mi rendo conto»

Bez si gode il successo dopo un grande fine settimana oltre agli abbracci di tanti, fra cui anche il dottor Claudio Costa e Loris Reggiani. Entrambi si sono presentati nel paddock per salutare tanti vecchi amici e l’alfiere dell’Aprilia: «L’ho abbracciato per le emozioni che ci ha regalato sabato e domenica» - ha spiegato Reggio. Così invece Costa: «E’ un fuoriclasse, un campione fra i campioni che ha lottato con un altro super campione come Marc Marquez il quale, nel 2014 ho definito “magico” e che quando ha girato in 1’31”2 ha pensato di batterlo».
È un Marco Bezzecchi rilassato e sorridente quello che incontra la stampa a fine mattinata, a metà del test previsto per il lunedì dopo il gp Red Bull della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini. Logico chiedergli se si è reso conto di ciò che ha fatto nel fine settimana appena passato. «È ancora troppo presto - sorride - avrei voluto dormire 7-8 ore di più. Onestamente non mi sono ancora reso conto di ciò che ho fatto, sono qui a lavorare, credo che dovrei andare a casa per capire. Certo lo vedo dalle facce dei miei ragazzi ed anche da quelle dei tifosi che incontro per strada, come ieri sera (domenica ndr) al ristorante. Erano facce belle sorprese quando sono arrivato e mi fa piacere».
Il piano del riscatto
Ciò che interessa sapere da Marco è come sia possibile riuscire a restare concentrati dopo un fine settimana nero, come quello di Barcellona con zero punti e portarsene a casa 32 pochi giorni dopo: «Sono tornato a casa super arrabbiato e mi sono concentrato al massimo. Al Montmelò ci aspettavamo molto, ma siamo andati male fin dalle prove e non puoi farlo perché poi rischi di trovarti invischiato in cadute».
L’impressione da fuori, a detta di esperti e altri piloti, è che lo Scorpione di Viserba abbia davvero in mano questa RsGp, insomma sembra la motocicletta su cui si è trovato meglio: «Sono situazioni diverse ed è impossibile comparare un anno con l’altro. Certo ho un buon feeling con la mia Aprilia e mi sento bene in sella. Ma questo lo senti ogni volta che sei competitivo. Ogni anno fa storia a sé».
In giornata Aprilia ha provato un nuovo telaio e Marco si è preso tempo per giudicarlo. «I test del lunedì non sono semplici, perché l’asfalto offre un gran grip: sono un’arma a doppio taglio. Il telaio va bene e lo avevamo già visto, ha lati positivi e negativi. Abbiamo già fatto tante gare con la mia moto standard e serve sempre un po’ di tempo per capire una novità anche se è migliorativa. Decidiamo a fine giornata. Ora abbiamo una buona base e dobbiamo essere sicuri che vada meglio e portarla in gara».
Squadra che vince non si cambia a quanto pare: «Sono aperto a tutte le novità, però è chiaro che un cambiamento è sempre tale, anche se è migliorativo ci vuole tempo per abituarsi e capire come sfruttarlo. Certo non puoi restare troppo fermo a ciò che hai».
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