MotoGp, Bastianini cresce bene ai test di Jerez

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Si alza il vento nel secondo test di fine anno della MotoGp in Spagna e alcuni faticano a migliorarsi. Non lo soffre per nulla Pecco Bagnaia che chiude davanti in 1’36”872, precedendo il campione del mondo Fabio Quartararo con 1’37”324, non migliorando il crono di 1’37”313 con cui era stato il più rapido giovedì Nakagami. Il nipponico non si è ripetuto, fermandosi a 1’37”627 davanti a Bastianini (1’37”698) alla fine di 25 giri. Bestia è 5° assoluto dietro Zarco in virtù dell’1’37”402 della prima giornata.

«Sono contento - afferma il riminese del Gresini Racing - giovedì abbiamo fatto una bella giornata di test mentre oggi (ieri, ndr) c’era troppo vento e non volevo compromettere quello che avevo già costruito. Sono sempre stato veloce sul passo e ho fatto piccole modifiche senza stravolgere nulla, cercando di capire cosa mi può aiutare. Sono stati test importanti, ma lo saranno ancora di più quelli del prossimo anno per l’inizio del campionato. Questa Ducati è un po’ diversa rispetto alla mia e ci ho messo due turni per capirla. È sempre una Ducati ha lo stesso dna e va un po’ più forte. Dà gusto guidarla e sono stato veloce anche con il vento, che di solito mi mette in difficoltà».

Va forte anche Alex Rins, 3° dietro alla coppia Bagnaia-Quartararo. Pol Espargaro, Maverick Viñales sono sempre fra i più veloci con l’Aprilia, nella top ten anche Mir, Miller e Alex Marquez.

Si migliora Andrea Dovizioso, 13° con il crono di 1’38”029, alle spalle di Brad Binder e Luca Marini, davanti a Oliveira e all’altra M1 ufficiale di Morbidelli. Ben 58 passaggi per il forlivese, con il miglior tempo staccato al 54°. Fra i debuttanti, il migliore è Fabio Di Giannantonio che con la Ducati del Gresini si piazza 19° in 1’38”528, precedendo Raul Fernandez, Remy Gardner, Marco Bezzecchi (1’39”312) e Darryn Binder, sceso a 1’39”941 e finito anche a terra.

«Sono state due belle giornate, sono contento - spiega Bezzecchi a fine turno -. Ho fatto un bel passo avanti, ma l’obiettivo era prendere tutto con molta calma: cercare di adattarsi alla moto, trovare la posizione. Ogni volta che sono sceso in pista il feeling è sempre migliorato e non posso lamentarmi. Ho iniziato anche a provare alcuni automatismi, anche le prime partenze. Ci sono tanti aspetti su cui lavorare, tante differenze rispetto alla Moto2 come gomme, serbatoio ed elettronica, ma non vedo l’ora di tornare in pista a Sepang».

Lorenzo Savadori porta l’Aprilia del test team 21ª dietro Diggia e Fernandez in 1’38”724, davanti a collaudatori blasonati Guintoli (Suzuki) e Pedrosa (Ktm).

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