MotoGp, al Mugello tra i due litiganti la spunta Petrucci

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Petrux fa un bello sgambetto al Dovi. E’ di Danilo Petrucci la Ducati che vince al Mugello, mentre Andrea Dovizioso è deluso al 3° posto, alle spalle di un Marc Marquez felicissimo. Alex Rins dopo la brutta domenica di Le Mans si rilancia in chiave mondiale con un 4° posto convincente, mentre Valentino Rossi vola a terra. La Yamaha sembra sparire, ma in realtà sbaglia solo il suo campione. Sul podio del Gran Premio d’Italia solo i tifosi ed il loro affetto consolano un attimo il Dovi, che si trova a perdere 4 punti in un tracciato in cui puntava a guadagnarne almeno 5, ma dimostra di essere non solo un gran pilota, ma anche un grande uomo. Petrux, il suo fido scudiero e compagno di squadra, venuto a vivere a Forlì per stargli vicino, gli gioca un brutto scherzo. Siamo all’inizio dell’ultimo giro, alla fine del rettilineo d’arrivo: Marquez allarga leggermente la traiettoria in curva, Dovizioso si infila dentro e lo sta per passare, Petrucci entra in un pertugio all’interno. Lo spazio per tre piloti non c’è e Dovi deve alleggerire il gas ed alzare la sua Gp19, perdendo la possibilità di vincere. Il ternano trionfa con merito, ma in modo duro. Andrea non cercava favori dai compagni di squadra a fine stagione, non li vorrà neppure ora. Sorride Marquez che ha fatto la gara e tutto il fine settimana a marcare Dovizioso e per il forlivese è stata tosta. Andrea si era preparato a rispondergli, ma lo ha “fregato” Danilo, che ha goduto fra i due litiganti. «Mi ero preparato bene il finale di gara – spiega il romagnolo – volevo essere primo all’inizio dell’ultimo giro e ci stavo riuscendo, ma Danilo è entrato veramente aggressivo. Comunque siamo soddisfatti è stata una prova di forza nostra e anche di Marquez».
Dovizioso non condanna il compagno, anzi si congratula con lui dimostrando grande sportività, ma non nasconde di aver perso la possibilità di giocarsi la vittoria a causa della manovra del compagno. «E' entrato un bel po’ aggressivo. Sono contento per Danilo perché nella sua carriera ha lottato tanto ed ha dimostrato grinta, però abbiamo perso punti e non va bene». Petrucci ha capito ed ha spiegato a fine gara: «Mi spiace per il sorpasso all'inizio dell'ultimo giro, è stato duro e Dovi ha perso punti mondiali. Tanti però si chiedevano che ci stavo a fare in Ducati e il team voleva da me una vittoria in questa stagione. Ora aiuterò Ducati a vincere questo mondiale con Andrea».
Curioso: disse la stessa cosa, con lo stesso viso contrito, anche dopo aver soffiato il 2° posto al Dovi a Misano due anni fa: per la cronaca l'aiuto poi non arrivò. Lo scudiero lo ha fatto bene Michele Pirro, protagonista di un buon fine settimana al Mugello: per lui una bella rimonta nel finale ed un 7° posto. Marquez è al settimo cielo: «Abbiamo corso in difesa, l’obiettivo era non perdere punti da Dovizioso, Rins e Rossi. Ho vinto contro Andrea e questo era il primo pensiero. Honda vuole vincere qui ma in questa pista non sono il massimo io e non lo è la mia Hrc». Jorge Lorenzo denuncia i problemi della moto che, secondo lui, è fatta solo pensando a Marquez ed al suo stile. Certo che finchè chiude 13° a quasi 21’ di ritardo, mentre Nakagami con una Hrc clienti è 5° a 6”5 dal primo, la sua richiesta, anche se con qualche fondamento, vale poco.
A Jorge risponde Marc: «Certe cose le può chiedere chi è davanti. Forse se provava la Honda del 2015 e 2016 avrebbe pensato altro. Siamo migliorati molto. Ha fatto una bella gara anche Nakagami». Crolla la Yamaha al Mugello, ma in realtà cade Rossi, la bandiera della M1. Maverick Vinales, infatti, fa una gara delle sue: parte malissimo, poi recupera bene e chiude 6° a 7”3. Fabio Quartararo e Franco Morbidelli sono velocissimi in prova e fanno i gamberi in gara, così il primo è 10° a quasi 19” da Petrucci, mentre il secondo cade. Chi manca è Valentino che prima esce di pista lottando con Joan Mir, poi rientra in fondo al gruppo, spinge, gira forte (al livello dei primi) e cade. Il problema è il suo sabato; fosse migliore il piazzamento in griglia l'impressione è che si giocherebbe il podio. Aleix Espargaro difende il buon nome dell’Aprilia Gresini Racing, 11° a 20”, ma il fratello Pol con la Ktm è 9° a 16”5, mentre Andrea Iannone è 15° a 28”.

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