Suona l’inno italiano all’Estoril, il rombo della Yamaha R9 Tenkate 62 sale fino a giungere sul tetto del mondo grazie al 26enne Stefano Manzi, che corona, dopo due anni da vice, il sogno iridato con una domenica perfetta: vittoria e titolo.
Ai lati del podio, il tedesco Oettl (Ducati) e lo spagnolo Alcoba (Kawasaki). Sant’Ermete, sede anche del fan club di Manzi, gioisce assieme a una “famiglia da corsa”.
Quella di papà, l’ex crossista Maurizio, della mamma Loren che nel park ferme portoghese, lancia un “grandeee amore” e del fratello Alex, oggi suo preparatore, un tempo pilota.
«È incredibile, è difficile trovare le parole giuste - spiega Manzi - finalmente ce l’abbiamo fatta. Questo è ciò che si sogna quando si inizia a guidare da bambino. Ho imparato molto dagli errori commessi, è stato un elemento importante per vincere questo campionato. TenKate è stata una famiglia e sarà difficile lasciarli alla fine di quest’anno». Il Manzi 2026 sarà infatti targato Superbike con la Yamaha Grt.
La gara partita con il gruppo di testa dedito alla “melina”, ha visto nei primi giri, sporadici avvicendamenti in testa di Garcia, Oncu, Debise e Manzi tali da compattare otto piloti tra cui Surra, Masia, Mahias Oettl e Booth Amos, tutti racchiusi in 1” con il restante plotone non troppo distante. Al 6° giro la prima svolta: Debise tenta un piccolo assolo, Manzi non si fa sfuggire l’occasione e constatata le difficoltà di ritmo di Oncu, Masia e Garsia, trova il gancio francese. A 10 giri dal termine le idee sono chiare e si colorano di iride, con Oncu staccato dal duo di testa di 1”. Il turco, giro dopo giro precipita in classifica superato dai vari Oettl, Surra, Garsia e dalla veemente rimonta di Alcoba, mentre Manzi supera Debise che poco dopo è costretto al ritiro. Salgono sempre di più le azioni del romagnolo in proiezione gara e titolo. A quel punto solo due giri dividono Manzi dalla storia e Sfefano taglia il traguardo con margine su Oettl e Alcoba, con Oncu solo 9°. Alla fine 13° posto per Caricasulo, 17° per Casadei, mentre Ferrari riesce ad aver la meglio su Antonelli per la 19a piazza con D’Onofrio 26°.
© RIPRODUZIONE RISERVATA