Motociclismo, il manager Battistella: "Dovizioso senza pressioni"

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Lin Jarvis ha rotto gli indugi in Inghilterra e ha annunciato che Franco Morbidelli da Misano sarà nel team ufficiale al posto di Maverick Viñales, con Andrea Dovizioso sulla M1 specifica “B” del team Srt Petronas, che era del “Morbido”.

Il manager del reparto corse della casa dei tre diapason ha sottolineato come non ci siano firme sui contratti, ma accordi verbali. Dovizioso salirà sul carro in corsa e questi gran premi gli serviranno per riprendere il ritmo. La trattativa è arrivata a raggiungere l’obiettivo per due ragioni: il colpo di testa di Viñales in Austria, che ha portato lo spagnolo fuori dal team prima del previsto e nelle braccia di Aprilia Racing (debutta oggi con la RsGp proprio nei test al Misano World Circuit), e l’arrivo nel team satellite di un secondo sponsor, l’italiana WithU. Ai microfoni di Sky Sport, Simone Battistella, manager del forlivese, che ha spiegato come questo periodo di lontananza dalle gare sia servito ad Andrea per ricaricare le pile e fare quelle cose che, da atleta professionista, non era riuscito a fare per 20 anni.

Dovizioso non può ancora rilasciare dichiarazioni, non essendoci nulla di scritto, ma il suo manager qualche parola sul team l’ha detta. Dovizioso aveva nicchiato con Aprilia, che gli aveva offerto la sua RsGp, proprio in attesa di chiamate “nipponiche”. L’obiettivo è chiaro: poter lottare per vincere. Difficile farlo quest’anno, perché gli altri hanno ritmo e perché la sua M1 specifica B ha già dimostrato, con Morbidelli, di faticare di più rispetto al 2020 per stare con gli ufficiali. L’anno della pandemia aveva spinto la Dorna a fermare lo sviluppo e lo scorso campionato aveva visto l’italiano lottare per vincere non solo le gare, ma anche il titolo. Ora il gap fra specifica “A”, ufficiale vera e propria che hanno Fabio Quartararo, Valentino Rossi e, da Misano, anche Morbidelli, e la “B” del Dovi sarà sensibile. Nel suo box, Andrea, troverà un capotecnico di esperienza come Ramon Forcada, di cui Battistella ha tessuto giustamente le lodi, e una M1 con cui adattarsi agli pneumatici nuovi sviluppati da Micheli e al suo nuovo pacchetto. «Faccio una mia riflessione – ha affermato Battistella - Chiunque salisse ora su una moto qualsiasi non può pensare di lanciarsi in questa mischia. Tutti hanno fatto migliaia di chilometri, conoscono le squadre, le gomme e le piste. L’opportunità è un’altra: prendere in mano una moto nuova, lavorare sulle gomme e prendere contatto con il team senza alcuna pressione». Insomma, Dovizioso farà “scuola” in attesa di giocarsi il mondiale nel 2022. Andrea ha già corso con la M1 nel 2012 e di acqua, sotto i ponti, ne è passata tanta. Eppure è possibile che possa stupirci.

Oggi e domani, intanto, alcuni piloti MotoGp faranno un test nel “Simoncelli”. Porte aperte per 500 appassionati gratuitamente. Il protagonista principale sarà Viñales, sulla rampa di lancio per debuttare già ad Aragon con Aprilia, poi vedremo Pedrosa e Kallio per Ktm, Bradl per Honda, Pirro per Ducati, con Zarco, Bagnaia, Bastianini e Marini, con delle Panigale V4.

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