Luca Gresini: «Marquez è impressionante, lavorare con lui è fantastico» VIDEO

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Luca Gresini si gode il momento “figo” con Marc Marquez nel box, lancia un Manuel Gonzalez dal grande futuro, avvisa sul pronto riscatto di Matteo Ferrari, poi salta il muretto e si gode un fine settimana da pilota. Abbiamo incontrato il figlio di Fausto, che guida il team omonimo di MotoGp con la madre Nadia Padovani ed il fratello Lorenzo, alla tappa del Misano World Circuit “Marco Simoncelli”, nello stesso weekend del World Challenge Gt3 vinto da Valentino Rossi. Ex pilota del campionato italiano velocità Moto3, il faentino, non ha perso la voglia di correre e competere, ereditate dal padre.

Come è nata la sua passione per le quattro ruote e questa sfida in un monomarca che vede gareggiare piloti provenienti da tutta Europa e non solo?

«Da quando ho smesso di correre, iniziando a seguire il team nel mondiale, avendo tempo solo d’inverno e avendo sempre la passione delle corse, ho comprato un kart con un mio amico, per gioco. Mi divertivo tanto e non andavo male. Da lì mi è venuto il pallino: devo fare una gara in macchina, devo fare una gara in macchina. Ho conosciuto i ragazzi di “Essecorse” tramite amicizie comuni (team di Molinella ndr), abbiamo fatto qualche test a Varano poi ho detto: dai buttiamoci a fare una gara. Che poi, alla fine, è un europeo, con queste Clio Cup. Quindi eccoci a Misano ed è stato un gran divertimento. Sabato in gara1 ho fatto un’escursione nella ghiaia: un po’ di show ci vuole sempre, poi ho recuperato posizioni e mi sono divertito un sacco. Bisogna prenderla così, non arriviamo certo in Formula 1».

La precisione, la professionalità e la determinazione di Luca sono, però, da mondiale. Impossibile non domandargli del mercato MotoGp che è in ebollizione, soprattutto per il posto a fianco di Pecco Bagnaia. I candidati sono tre: Enea Bastianini, Jorge Martin e Marc Marquez. Cosa si può dire di questa trattativa?

«Io posso dire poco, anche perché dobbiamo aspettare le decisioni che prenderanno Ducati e gli altri team ufficiali, quindi non sappiamo molto nemmeno noi».

In questo 2023 avete accolto nel box un pilota di primissimo piano: com’è stato?

«E’ sicuramente stimolante avere nel team un campionissimo che ha vinto otto mondiali. Poi uno come Marc, che è una persona straordinaria: un grande professionista, uno che vive di moto da quando si sveglia a quando va a letto, 365 giorni all’anno. Lui come anche suo fratello Alex. Noi lavoriamo sempre allo stesso modo, ma siamo più al centro dell’attenzione e andiamo avanti, anzi cerchiamo di andare ancora più avanti».

Cosa l’ha stupita di più di Marc sia come pilota che come uomo?

«E’ difficile dirlo. E’ un pilota che ti sorprende ogni giorno. Anche guardando la gara di Le Mans, dove era in difficoltà: ha una tenacia e una voglia di fare impressionante. Di persona è uno che fa show, è un mito: ci parli tranquillamente, come se lo conoscessi da una vita. E’ bello».

Lei si occupa soprattutto dei team Moto2 e MotoE: nel primo sta emergendo un Manuel Gonzalez davvero molto performante, che ne pensa?

«Al momento il tema gomme ci ha sempre un po’ condizionato. Siamo sempre molto attenti e dobbiamo fare molte prove. E’ un tema delicato quest’anno. Adesso iniziamo a capire come funzionano e come vanno fatte lavorare, sia noi che gli altri team. Stiamo andando molto bene, Manu è un pilota fortissimo, tranquillo, sa quello che vuole e quando deve dare gas dà gas. Anche Albert deve sistemarsi un po’ sul passo gara e gli daremo una mano a farlo, ma sul giro è molto veloce».

Nelle elettriche abbiamo visto un Matteo Ferrari in difficoltà, mentre Alessio Finello cresce: come mai?

«Abbiamo avuto qualche problemino. Non sempre li hai con tutte e due i piloti. Comunque Matteo è il pilota di punta della MotoE e sappiamo che sicuramente arriverà davanti».

Tornando a Misano, per gara2 invece cosa si aspettava?

«Speravo di non andare in ghiaia, perchè alla fine è tutto nuovo. Quando ho fatto la prima gara, al primo giro mi guardavo intorno, pensando “mi toccano, mi toccano” e lasciavo passare tutti, quando ho detto “adesso provo a passare io” sono finito nella ghiaia – sorride – e mi sono divertito a recuperare. Non so se farò altre gare. Volevo vedere se non ero ultimo. Adesso sono un po’ più avanti di centro gruppo».

Ricapitolando, in gara1, vinta da Gabriele Torelli sui francesi Pouget e Jurado, Gresini è arrivato 27° su 40; in gara2, con Torelli nuovamente primo su Milan e Puccetti, ha chiuso 15°, ma è stato squalificato per non aver rispettato una penalità per un sorpasso giudicato troppo aggressivo.

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