De Angelis: «Marquez può vincere il Mondiale»
Alex De Angelis non ha dubbi: la vittoria ad Aragon ha reso Marc Marquez forte come un tempo, anche se rimontare due piloti come Pecco Bagnaia e Jorge Martin non sarà semplice. L’ex pilota sammarinese, 4 vittorie e 41 podi fra 125, 250, Moto2, MotoGp, Superbike e MotoE, conosce bene le corse e collabora ancora con la Ducati come collaudatore della MotoE, oltre ad essere proprietario di un team insieme a Massimo Roccoli, il Roc’n’DeA, che gestisce in PreMoto3 il Leopard Junior, collegato alla squadra plurititolata di Moto3.
Alex arriviamo ad un gp davvero importante per te?
«Credo che il Gp di San Marino, come quello del Mugello, sia importante per tutti i nostri piloti, team, Ducati e per gli appassionati. Qui ho centrato il mio primo podio nel campionato italiano 125».
Marc Marquez dopo la vittoria ad Aragon sarà ancora più forte?
«Ritornare alla vittoria carica, specialmente se lo fai dopo tanto tempo. Oltre a questo e al fatto di esserci riuscito con una moto dell’anno scorso, è tornato dopo aver preso una bella botta e superato tanto dolore. Ora non si accontenterà più di essere fra i primi, vorrà essere il primo».
Crede possa vincere ancora il mondiale?
«Sicuramente sì, con due gare in ogni fine settimana si possono fare tanti punti. Certo, recuperare terreno su due piloti, e del calibro di Pecco e Jorge, non sarà semplice, anche perché hanno una moto migliore di quella di Marc».
Chi vincerà questo fine settimana nel Gp Red Bull di San Marino e della Riviera di Rimini potrà farlo anche nel Gp della Regione Emilia Romagna?
«Non è detto, abbiamo visto che può cambiare il vincitore da sabato a domenica».
Martin, con il passaggio in Aprilia, sarà meno supportato e forte a fine anno?
«Assolutamente no, è in testa al mondiale e in gran forma”.
I romagnoli sono belli a metà: Enea Bastianini è ancora in lotta per il mondiale, ma va a corrente alternata, Marco Bezzecchi ha faticato con la Gp23 e forse con la pressione del confronto con Marc, come li vede?
«Enea a Misano può andare forte, è la gara di casa ed è uno “staccatore”, se vuole il titolo deve diventare più continuo e incisivo. Il confronto diretto con Marquez può mettere sotto pressione chiunque. Bezzecchi sta migliorando e può chiudere in crescendo per essere al top in Aprilia nel 2025».
Ducati sta dominando e gli avversari sembrano perdere terreno, malgrado le concessioni. È così?
«Ktm con Acosta sta facendo bene. Anche Aprilia. Le altre case stanno lavorando. Collaboro con Ducati per lo sviluppo MotoE, ma avere più case a sfidarsi è bello per gli appassionati».
La scuola italiana non porta giovani promettenti in Moto3, ad eccezione di Luca Lunetta, che accade?
«Adesso si debutta a 18 anni, noi lo facevamo a 16, ma i giovani talentuosi ci sono, come il nostro Savino (Edoardo ndr), ma ha solo 13 anni, arriverà».
Chi raccoglierà sul titano la sua eredità e quella di Poggiali?
«Luca Bernardi è già un pilota di livello mondiale, come dimostrano le vittorie nel Civ Superbike e quelle del mondiale Suspersport. Ha avuto sfortuna per un incidente alla schiena. Gabriel Tesini, che seguo, sta andando molto forte nella European Talent Cup in Spagna, lo vedremo nel mondiale fra due o tre anni».
Un ultimo pensiero per Michele Pirro, un pilota della sua generazione che ha vinto al Mugello il 10° titolo tricolore, che ne pensa?
«È bravo e va ancora forte. Molti dicono che lo fa perché gira tanto, essendo collaudatore Ducati, ma lo fa con moto e gomme diverse, è facile fare confusione. Vince quando può vincere e fa risultati quando non può. Vincere un campionato non è mai semplice».