Il cervese Matteo Galassi torna sul tetto d’Italia nella spada under 20

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Due anni fa a Catania, ad appena 17 anni, in due giorni si era cucito sul petto due scudetti: quello Under 17 e quello Under 20. Due anni dopo e dopo svariate medaglie messe al collo in questi 24 mesi (anche un oro mondiale con la squadra), lo spadista cervese Matteo Galassi torna sul gradino più alto nel campionato italiano Under 20. Una supremazia schiacciante, quella messa in mostra dall’allievo di Greta Pirini al Circolo della spada Cervia, ora tesserato per il Cs Carabinieri. Nel tabellone ad eliminazione, Galassi ha concesso le briciole agli avversari che ha incrociato in pedana. E dire che nel girone eliminatorio Matteo aveva perduto due volte. Un 2-5 nel derby romagnolo con il sedicenne Francesco Delfino (Circolo Ravennate) e un 3-5 con il casertano Intartaglia. Entrato in tabellone con il numero 24, Matteo Galassi ha sconfitto 15-7 Simone Gambardella del Cs Roma, quindi in successione tre spadisti della Pro Vercelli: Marco Ferraris (15-12), Sebastiano Bosso (15-11) e Filippo Checco (15-11). In semifinale, Galassi ha lasciato a 9 Francesco Lodato del Cus Catania e in finale ha disposto a proprio piacimento del romano Riccardo Cedrone, sconfitto 15-11 ma in piena gestione dopo l’iniziale 9-2.

La gioia di Matteo

Così Matteo Galassi con la medaglia d’oro al collo: «Mi sono fatto un regalo per i miei 19 anni con una settimana di ritardo. Il 18 maggio ho festeggiato con gli amici schermidori e abbiamo fatto serata, oggi festeggio qui a Genova».

Sulla gara, Galassi è piuttosto lucido: «Intanto sono molto felice, perché questa era per me una tappa importante. Sono stato bravo a indirizzarla nel modo giusto dopo essere partito non troppo bene».

Negli assalti decisivi, Galassi è stato un po’ meno dinamico e spregiudicato e un po’ più composto e lucido rispetto al solito: «Ma nell’individuale è sempre così: più avanzo e più cerco di essere freddo e lucido. Diciamo che quando arrivo agli ottavi inizio a vedere l’incontro con occhi diversi».

Qui si unisce la maestra Greta Pirini, il porto sicuro di Matteo anche ora che è nel Cs Carabinieri: «In mattinata era un po’ teso, perché essendo numero 1 del ranking, l’obiettivo era quello di tornare podio. Quest’anno abbiamo fatto un lavoro “doppio”, preparandoci sia per le competizioni giovanili che per quelle assolute con un lavoro tecnico-tattico differente e ringrazio Matteo per l’impegno e la costanza che mette nel lavoro». «Ma per me venire in palestra è un divertimento: allenarmi mi aiuta a rilassare la testa. Il prossimo? Voglio confermarmi agli Assoluti (dove anno scorso fu argento, ndr)».

Gli altri romagnoli

In campo maschile 15° Matteo Rossi (Accademia Rubicone), 17° Enrico De Pol (Schermistica Lughese), 25° Nicolò Sonnessa (Cs Forlivese), 34° Francesco Delfino (Circolo Ravennate). Tra le ragazze, ottime la cesenate Mariachiara Testa (Cs Forlivese) 10a e Alice Casamenti (Circolo Ravennate) 14a; benissimo anche Greta Versari (Cs Forlivese) 31a e Lavinia Delfino (Circolo Ravennate) 35a.

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