Malucelli: “Il Giro? Preferisco provare a vincere in Ungheria”

C’è chi gira l’Italia e chi gira l’Ungheria. Da oggi a domenica prossima, Matteo Malucelli sarà in gara nella sempre più importante corsa magiara con l’obiettivo di continuare a stupire. Dopo la recente vittoria nell’ultima tappa del “Presidential Tour of Turkiye”, il velocista forlivese della XDS Astana è entrato di diritto nella lista dei favoriti quando è previsto un arrivo allo sprint.
E questo vale anche per la prima tappa del “Tour de Hongrie” la Budapest-Gyor (210 km). La concorrenza è fortissima, rivali del calibro di Groenewegen, Bauhaus, Molano, Welsford e Nizzolo.
Ma Malucelli non ha più paura. «Ci sono 3-4 sprinter nettamente superiori a tutti - spiega il forlivese - tra questi ovviamente Philipsen, Milan, Merlier e direi anche Kooij. La concorrenza è serratissima, ma per quanto riguarda gli altri velocisti, credo di avere la possibilità di batterli. Non vuol dire che vincerò, ma sicuramente non parto battuto».
Ciò che ha colpito in questo avvio di stagione, oltre alle due vittorie, è la continuità di risultati. «L’importante è esserci, sempre. Sono un ingegnere e so benissimo che le probabilità di vincere aumentano con il numero di tentativi. La cosa più rilevante per uno sprinter è cercare di essere sempre tra i protagonisti della volata e approcciarsi al finale nelle posizioni giuste. Poi, negli ultimi metri, ci sono sempre tanti fattori che influenzano lo sprint e il risultato finale. Nel recente Giro di Turchia ho affrontato tre volate: l’ultima l’ho vinta, le altre due le ho perse, ma non mi sento di averle sbagliate o compromesse in partenza».
Gli altri romagnoli, Tarozzi e Baroncini, sono in corsa al Giro d’Italia, mentre Malucelli è in Ungheria. Un po’ di invidia? «No. Quando a inizio stagione mi è stato detto che non avrei partecipato a nessuna grande corsa a tappe, non mi sono disperato. Per capirci, se devo scegliere tra una vittoria di tappa al Tour di Ungheria e una partecipazione al Giro d’Italia, scelgo la vittoria. Poi ammetto che, prima di chiudere la carriera, mi piacerebbe disputare la corsa rosa. Ma oggi, tra la possibilità di vincere e il semplice partecipare, scelgo il vincere».
Quindi, per ora il Giro d’Italia sarà solamente in tv. «Da oggi sarò in gara e non potrò guardare il Giro. Ma ho visto interamente le tappe albanesi e seguirò le ultime due settimane. Il mio tifo è per i miei compagni alla Xds Astana, ma mi piacerebbe tanto vedere una fuga vincente del Taro (Tarozzi, ndr), corridore di una caparbietà straordinaria. E spero che Baroncini abbia la possibilità di fare la sua corsa in qualche frazione».
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