Ciclismo, Matteo Malucelli riparte dall’estremo oriente

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Matteo Malucelli riparte dall’estremo oriente. Dopo l’annata 2023, che a livello di punteggio è stata la migliore della carriera, il velocista forlivese ha firmato per la squadra giapponese Jcl Team Ukyo per la prossima stagione agonistica. Sulla carta una retrocessione, perché dopo sette stagioni in una squadra Professional, il trentenne di Forlì torna a gareggiare per una Continental.

Ma Malucelli preferisce non parlare di un passo indietro. «Preferisco dire che passerò un anno in purgatorio prima di tornare in paradiso - scherza il forlivese residente a San Marino - ma in realtà è una scelta più profonda e logica. Non volevo aspettare a lungo e ho scelto di fare un passo indietro ma di gareggiare per un team organizzato, strutturato e con ottimi mezzi tecnici. Il team ha una base italiana e mi hanno convinto le ambizioni di Alberto Volpi e del neo diesse Manuele Boaro (fino a quest’anno professionista con l’Astana, ndr)».

Sembra strano che, dopo la migliore stagione sulla carta, Malucelli non abbia trovato una sistemazione in una squadra Professional. «La cosa mi rattrista - spiega Malucelli - ma dobbiamo prendere atto che il ciclismo italiano attuale è questo e che non è facile trovare un ingaggio. Ho scelto personalmente di non continuare con i belgi della Bingoal, che probabilmente mi avrebbero confermato e da svincolato non mi sono certo trovato la fila di spasimanti davanti a casa. C’è stato un contatto molto avanzato con una squadra italiana (la Eolo di Ivan Basso, ndr), ma poi non se ne è fatto nulla e giustamente mi sono guardato intorno».

E così Malucelli è stato costretto a guardare al Giappone, nonostante una stagione con ben 18 piazzamenti tra i primi dieci nell’ordine d’arrivo. «Quest’anno non ho vinto - prosegue l’ex Androni Sidermec - e ovviamente della cosa non vado fiero perché per un velocista la vittoria è tutto. Però, anche se non la giudico la mia stagione migliore, a livello di punti conquistati e di piazzamenti non avevo mai fatto meglio in carriera. In particolare, nella seconda parte di stagione sono stato sempre protagonista ed è stato un anno che non dimenticherò mai perché ho corso tantissimo in Belgio. E il Belgio è semplicemente l’università del ciclismo».

Ben diversa sarà l’esperienza nipponica con Malucelli atteso da un calendario inedito. «La squadra è altamente ambiziosa, ha uno zoccolo forte di corridori giapponesi e ambisce ad arricchire il team con almeno due innesti europei di primo piano. Ovviamente disputeremo buona parte del calendario asiatico e avendo una base operativa in Italia, la squadra si è già attivata per essere invitata alle corse del calendario europeo. Ma per avere un calendario definitivo dovrò attendere almeno la fine di dicembre».

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