Ciclismo, la stagione comincia nel segno di Buda

Il 2024 inizia nel segno di Simone Buda. Il montianese della Solmo Olmo, dopo una stagione da incorniciare, era tra i velocisti più attesi del gruppo e le prime gare non hanno tradito le attese. Nono all’apertura nella Coppa San Geo, terzo domenica scorsa agli Open Games di Misano e ieri primo nel “Gp De Nardi” a Castello Roganzuolo per Elite/Under 23. Un inizio di stagione che dimostra che Buda ha già smaltito la delusione per il mancato passaggio al professionismo e si è riproposto con ancora più fame e il medesimo obiettivo da ottenere in questa annata.

Se non sono bastate le quattro vittorie del 2023, iniziare con un successo a marzo è un buon auspicio per aumentare il bottino annuale. La vittoria del 24enne montianese è arrivata in volata con Buda che ha anticipato sul traguardo Rocchetta e Di Bernardo della Trevigiani. Un mini-capolavoro, considerando che Buda si era presentato allo sprint in inferiorità numerica e accerchiato dai ciclisti della Trevigiani.

«Il treno della Trevigiani ha preso il controllo della corsa nel finale - spiega l’ex ciclista di Fausto Coppi e Fiumicinese - e poi c’è stata una caduta prima dell’ultimo chilometro che ha fatto fuori buona parte del gruppo. Davanti siamo rimasti una decina, con cinque della Trevigiani a dettare legge».

Ed è prima dello sprint che Buda ha costruito il suo primo successo stagionale. «Prima dell’ultimo strappo si è creato un “buco” con due atleti della Trevigiani avanti di qualche metro. A quel punto sono stato costretto a prendere in mano la situazione e ho deciso di chiudere da solo il gap, cosa che sono riuscito a fare quando mancavano circa 300 metri all’arrivo. Non potevo rilanciare, non avevo più gambe e ho deciso di mettermi a ruota dell’ennesimo atleta della Trevigiani che cercava di anticipare la volata. Io ho aspettato gli ultimi 40 metri per uscire da ruota e ottenere questo successo».

Ordine d’arrivo

1. Simone Buda (Solme Olmo) che ha percorso i 100 km alla media di 44,2 km/h, 2. Cristian Rocchetta (Trevigiani), 3. Marco Di Bernardo (Trevigiani), 4. Giovanni Zordan (Zalf), 5. Riccardo Perani (Trevigiani).

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