Ciclismo, Filippo Baroncini al debutto al Giro d’Italia: “Nelle cronometro andrò a tutta”

Dopo mesi difficili segnati da adattamenti e risultati che non hanno rispecchiato il suo vero potenziale, Filippo Baroncini è pronto a voltare pagina.

Il venticinquenne di Massa Lombarda prenderà parte al Giro d’Italia 2025, un appuntamento fondamentale non solo per il suo calendario, ma per il rilancio della sua carriera

Campione del mondo Under 23 su strada nel 2021, Baroncini ha attraversato un periodo di crescita silenziosa e spesso complicata nel passaggio tra i professionisti. Ma ora con la fiducia dell’Uae Team Emirates e una maglia importante sulle spalle, si appresta a vivere la Corsa Rosa con grinta e consapevolezza.

Con il numero 203 Baroncini si appresta a percorrere i 3443 chilometri che separano Durazzo da Roma. Un’occasione importante per il corridore di Massa Lombarda, alla ricerca di conferme dopo un avvio di stagione complicato.

Nonostante l’assenza del fenomeno Tadej Pogacar, l’Uae si presenta con una formazione di altissimo livello, che include nomi come lo spagnolo Juan Ayuso e l’inglese Adam Yates, ma ci sono altri corridori che possono fare molto bene, fra salita: è il caso dell’australiano Jay Vine e dello statunitense Brandon McNulty e poi Rafał Majka, Brandon McNulty, Igor Arrieta, Juan Ayuso e il promettente Isaac Del Toro. In mezzo a loro, Baroncini rappresenta l’anello giovane e motivato di un team costruito per lasciare il segno.

Come sta vivendo l’attesa per il suo primo Giro d’Italia?

«È il mio secondo grande giro, quindi questa volta c’è un po’ meno d’ansia rispetto alla prima volta. Sono tranquillo e sereno, so di aver lavorato bene in questi mesi».

Dopo un periodo non facile a livello di risultati, quanto vale questa convocazione?

«Sicuramente non è stato un inizio di stagione come volevo, mi sono ammalato due volte e le classiche non sono andate come speravo. Ora c’è il Giro, il mio secondo obiettivo, esserci mi fa onore. Darò il massimo per far vedere che la condizione c’è».

Che ruolo avrà all’interno della squadra durante il Giro?

«Partirò per aiutare principalmente. Poi ci saranno le prove a cronometro, specialità che mi piace e in quelle andrò a tutta (sempre a podio sia nelle giovanili che tra i professionisti, ndr). Se mi capiterà qualche occasione in certe tappe, di certo non mi tiro indietro».

Cosa si aspetta da queste tre settimane?

«Devo rispettare quello che la squadra mi chiede, per cui si vedrà giorno per giorno. L’importante è esserci, essere pronti e dare tutto».

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