Tutti i guai della Rimini del calcio: dal centro sportivo con fondi Pnrr al nuovo Romeo Neri

Il caso degli stipendi di maggio non pagati dal Rimini Fc preoccupa i tifosi e inquieta le istituzioni. In particolare per l’aspetto infrastrutturale a cui l’intera vicenda si collega: ex area Ghigi, con la realizzazione del centro sportivo biancorosso, ma, soprattutto, nuovo stadio. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale della Lega, Loreno Marchei, che a febbraio aveva già presentato un’interrogazione sull’intervento di rigenerazione all’ex Ghigi, lo stesso che, venerdì, sarà al centro dei lavori della VI commissione consiliare, con le istituzioni che hanno invitato a partecipare anche la presidente Stefania Di Salvo e suo marito Stefano Petracca. «Oltre a destare forti timori negli appassionati - stigmatizza l’esponente dell’opposizione - le difficoltà del Rimini (che in campionato partirà con 4 punti di penalizzazione, ndr) impongono la necessità di affrontare urgentemente la tematica dell’ambizioso progetto di riqualificazione del Romeo Neri che coinvolge la società proprietaria».

Quaranta milioni la spesa prevista nell’ambito della legge stadi: ma il nuovo impianto, per il quale il raggruppamento di imprese costituito da Aurora immobiliare dell’imprenditore Ciuffarella e dal Rimini Fc avrebbe dovuto presentare a giugno il progetto di fattibilità tecnica economica (salvo ricevere una proroga ad ottobre dal Comune), sembra navigare nel buio. «Sperando di essere smentiti dai protagonisti - puntualizza Marchei - le ultime notizie relative alla squadra accrescono il sospetto che i continui rinvii alle pratiche di riqualificazione dello stadio non siano dipesi solo da problemi tecnici o legati al vincolo della facciata storica e delle tribune. Per questo è necessario che il Rimini chiarisca se ha davvero le possibilità di portare avanti il progetto, se questo deve essere ridimensionato o addirittura abbandonato. La città ha bisogno di fatti concreti».

Spazientito l’assessore allo Sport, Michele Lari: «Credo che chiedere al Rimini Fc di dettagliare lo stato delle cose in ordine al campionato e ai progetti sull’impiantistica sportiva che si stanno portando avanti in città sia la posizione più equilibrata e razionale: proprio quello che ha fatto il sindaco». E ora che accadrà? Lari spiega: «Sul centro della Gaiofana, per il quale c’è un impegno diretto della proprietà biancorossa con finanziamenti pubblici legati al Pnrr, sarebbe bene avere una tempistica precisa e dettagliata. Così come per lo stadio, con il progetto di Aurora Immobiliare che deve essere presentato entro il mese di ottobre, dopo la proroga, l’ultima, concessa. Insomma, è importante chiarire e spiegare al più presto tutto, perché, nel silenzio, si alimenta qualsiasi cosa».

Anche perché la rigenerazione del Romeo Neri è una delle priorità dell’amministrazione Sadegholvaad: «Se non arriverà nulla dal privato - precisa Lari - sarà il Comune a mettere mano al piano B e a riqualificare direttamente il Neri, avendo già avviato lo spostamento della pista di atletica in via Melucci».

Chiosa, però, Marchei: «Ha un senso la realizzazione di questa nuova pista d’atletica, che prevede un investimento da 13 milioni di euro, oltre ad un milione già deliberato per gli studi preliminari, se il piano A, quello di Aurora e Rimini calcio, dovesse saltare?».

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