Rimini, un percorso costellato da infortuni

Nella stagione più che positiva del Rimini c’è anche un neo. E neppure troppo piccolo. Quello degli infortuni. Tanti, forse troppi. Su una rosa di 26 giocatori, contando anche Marco Chiarella che se ne è andato a fine gennaio, solo in dieci non sono passati per l’infermeria. Ma tre, vale a dire Francesco Conti, Luca Gagliano e Simone Leonardi sono arrivati tra gennaio e febbraio. A parte i soliti mali di stagione e i problemi ai legamenti di Iacopo Cernigoi e Matteo Gorelli, quasi tutti gli altri stop sono arrivati per motivi fisici e muscolari.
La difesa la più falcidiata
Il reparto più colpito, sicuramente, è stato quello difensivo dove solo Tomas Lepri e Gianluca Longobardi non si sono mai fermati ai box. Tutti gli altri hanno avuto bisogno delle cure mediche. A partire da Simone Colombi. A Ferrara, durante la gara con la Spal, il capitano è stato costretto ad uscire dopo aver ricevuto un colpo alla coscia sinistra. Gli esami strumentali rivelarono una lesione importante al muscolo flessore. Tradotto, 44 giorni senza vedere il campo e 8 gare saltate. Sempre per uno scontro di gioco, in questo caso nella gara di ritorno di Coppa Italia con il Trapani, anche Leonardo Vitali è stato costretto a fermarsi: per lui due settimane di stop con 2 gare saltate. Un problema fisico, invece, ha costretto Gabriele Bellodi a fermarsi dal 15 marzo al 24 marzo. Più grave la lesione al polpaccio che ha lasciato in disparte Luca Falbo per 66 giorni costringendolo in tribuna per ben 12 partite. Sfortunatissimo anche Matteo Gorelli che si è fermato per ben tre volte per un totale di 163 giorni: la prima volta a ottobre per un problema di natura fisica, una seconda volta a dicembre per una caviglia finita fuori uso e la terza, e definitiva, per lo stiramento del legamento collaterale rimediato nella finale di ritorno di Coppa Italia contro la Giana Erminio che lo ha tenuto fuori fino al termine della stagione. A singhiozzo anche il campionato di Alessandro De Vitis out per ben quattro volte, sempre per problemi muscolari: a settembre (9 giorni), ottobre (17 giorni), novembre (34 giorni) e marzo (7 giorni). La stagione di Francesco Semeraro, invece, è stata caratterizzata da un male alla schiena che lo ha tormentato da fine novembre ad aprile inoltrato: per lui 62 giorni di stop. Anche Simone Cinquegrano ha avuto un problemino fisico che a metà dicembre gli ha fatto saltare due gare, le stesse non giocate da Linas Megelaitis per una caviglia in disordine.
Centrocampo più che integro
Le cose sono andate decisamente meglio sulla mediana dove Christian Langella, Francesco Conti, Marco Piccoli e Alessandro Lombardi sono sempre stati abili e arruolati. Sono finiti ai box, invece, Mattia Fiorini, tra fine marzo e inizio aprile per un problema fisico. Quindi Marco Garetto per oltre 10 giorni ad inizio marzo per un problema alla spalla sinistra rimediato nella gara interna con la Ternana e Lorenzo Malagrida che a causa di uno stiramento alla coscia è stato fermo dal 9 settembre al 16 novembre, in totale 69 giorni con 11 gare saltate. Da contare anche i 51 giorni per un guaio muscolare che hanno fermato Marco Chiarella.
Cernigoi che sfortuna
Anche in avanti le cose sono andate piuttosto bene. A parte, naturalmente, il grave infortunio occorso a Iacopo Cernigoi che prima di rompersi il legamento crociato ad inizio dicembre, era stato fermo per 48 giorni per problemi fisici. Sono rimasti fuori dalla porta dell’infermeria Giacomo Parigi, Leonardo Ubaldi, Luca Gagliano e Simone Leonardi. Antonio Cioffi, invece, per una lesione muscolare ha perso 62 giorni tra l’8 settembre e l’8 di novembre, più un paio di settimane per influenza. Sfortunat anche Diego Accursi: per un problema fisico, è stato fermo 162 giorni.
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