Rimini-Ternana, lo stadio ancora non c’è: Scarcella e Nember contestati dopo la conferenza stampa

Si parla di futuro del Rimini all’Eurohotel di Miramare ma intanto c’è da affrontare un presente complicato. A cominciare dalla questione stadio. Poco prima delle 17 Valerio Perini, amministratore unico della società, ha lasciato la conferenza stampa per partecipare al Gos, rinviato giovedì per la mancanza di un rappresentante del Rimini. Gos che, stando a quanto dichiarato alle 20 da fonti della questura, è stato aggiornato a questa mattina «in quanto non si sa se la società potrà disporre dello stadio».

Quindi non c’è ancora certezza sulla disputa di Rimini-Ternana di domani sera. Se oggi il Comune firmerà la concessione, allora si giocherà (forse con il pubblico o forse a porte chiuse), ma senza concessione sarà, salvo miracoli, partita persa a tavolino.

In panchina torna D’Alesio

Filippo D’Alesio bene o male è il futuro del Rimini. Ha iniziato a giugno come allenatore della prima squadra poi, obtorto collo, è diventato allenatore della Primavera, ma è sempre stato in panchina come tecnico della prima squadra, in Coppa a Pescara perché non c’era nessun altro, in campionato perché Stefano Di Cuonzo (il vice di Piero Braglia) era in panchina come collaboratore tecnico. All’indomani delle dimissioni di Braglia, ieri mattina è stato D’Alesio a guidare al Capanni di Savignano l’allenamento del Rimini e, se Luca Nember darà l’ok, sarà lui l’allenatore del Rimini. Come diceva Antonello Venditti “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Mai dire mai al Rimini, soprattutto se si è dotati di passione, professionalità e resilienza come D’Alesio.

La contestazione

L’orario della conferenza stampa di ieri era stato cambiato all’ultimo momento per evitare la contestazione dei tifosi e all’inizio pareva una mossa riuscita: nessun supporter all’ingresso, controllo minuzioso degli accrediti, forze dell’ordine presenti con molta discrezione. All’uscita però una decina di tifosi ha avuto un confronto acceso, toni aspri e un dialogo sostenuto, ma in un contesto tutto sommato accettabile con Giusy Scarcella. La contestazione è diventata più tosta all’uscita di Luca Nember, qui è salita la tensione senza mai travalicare però certi limiti. Un finale di conferenza acceso, ma anche numericamente è stata una contestazione limitata e sotto controllo.

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