Invertire la rotta tornando a fare punti. Che al Rimini mancano da due gare ossia dall’1-1 di Campobasso, che ha preceduto la sconfitta con il Bra e quella in casa della Pianese in mezzo alle quali, il 6 novembre, è arrivato un ulteriore -3. I punti al Romeo Neri non si vedono dal 19 settembre quando i biancorossi superarono il Forlì 1-0, poi sono arrivati i ko con Arezzo (0-1), Juve Next Gen (0-2) e Bra (1-2). Solo che tra il parlare di punti e il fare punti c’è di mezzo l’Ascoli terzo della classe, guidato da quel Francesco Tomei che in estate aveva fatto una lunga chiacchierata con l’allora direttore sportivo biancorosso Antonio Di Battista, capendo fin da subito come l’aria che tirava a Rimini non fosse delle migliori. Un’aria, quella che continua a soffiare su Rimini, impetuosa che rischia di mandare la barca biancorossa in direzione di una vera tempesta.
Rimini, serve un cambio di rotta ma l’avversario è tra i più tosti
Non guardiamo i risultati
«Effettivamente il risultato in casa manca da tempo – conferma il tecnico Filippo D’Alesio - diciamo che è un periodo nel quale, da questo punto di vista, facciamo un po’ fatica. La cosa su cui ci appoggiamo sempre, però, è il percorso. Con la Pianese secondo me i ragazzi hanno dato una grande prova di unione, di essere vivi, quindi non dobbiamo farci influenzare dai risultati in questo momento. Sappiamo che abbiamo un obiettivo a lungo termine, l’importante è esserci. Anche questa settimana i ragazzi hanno dato una grande dimostrazione di voglia, di concentrazione e di entusiasmo».
Con l’Ascoli partita tosta
Poi il giovanissimo tecnico biancorosso si sofferma sulla sfida di oggi: «Ci aspetta una partita tosta perché l’Ascoli è un avversario di grande valore. È vero che viene da un punto nelle ultime due gare, però se andiamo ad analizzare le prestazioni sono state prestazioni molto importanti: con il Ravenna non meritava di perdere, anzi... e anche con il Gubbio ha disputato una grande gara, fallendo il rigore del successo. Quindi non giudichiamo il periodo dei marchigiani dal risultato, ma giudichiamolo dalle prestazioni, che sono di spessore e importanti. Per quanto riguarda noi, dovremo essere consapevoli di quello che siamo, umili nel dimostrarlo, e dobbiamo essere, contro giocatori di grande qualità tecnica, ancora più attenti a quelle che potrebbero essere situazioni di duello, di aiuto reciproco. Comunque vada sarà una bella partita, da giocarsi a viso aperto. Noi non siamo da meno dell’Ascoli, e quindi dobbiamo giocarcela come il nostro Rimini sa fare, con la nostra identità, senza snaturarci. Se cambierò qualcosa? Può darsi, ho ragazzi eccezionali, non mi stancherò mai di dirlo, 15 o 16 titolari dei quali ho massima fiducia. E non dimentichiamoci che con le cinque sostituzioni possono essere determinanti quelli che entrano».
Il caos regna sovrano
Nel pomeriggio ci ieri c’è stata una schierata, ma in mattinata, quando D’Alesio ha parlato, regnava ancora il caos totale: «Purtroppo siamo abituati a vivere queste situazioni e proprio per questo abbiamo deciso di ignorare ogni situazione che accade fuori. Abbiamo capito che non ci porta da nessuna parte, anzi, ci toglie solo energie nervose. Abbiamo fatto una settimana libera, in cui abbiamo pensato solo al campo: noi parliamo solo con l’amministratore Buscemi ed è lui che ci ha garantito quello di cui abbiamo bisogno».