RIMINI-ASCOLI 0-2
RIMINI (3-5-2): Vitali; Lepri, Bellodi, Longobardi; Ferrarini (20’ st Madonna), Piccoli, De Vitis (1’ st Fiorini), Leoncini (20’ st Falasco), Capac (35’ st Rubino); D’Agostini (1’ st Asmussen), Boli. In panchina: Moray, Fabbri, Bassoli, Contaldo, Petta, Gagliano. Allenatore: Filippo D’Alesio.
ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliai (27’ st Guiebre); Milanese, Damiani (39’ st Corradini); Silipo (27’ st Palazzino), Rizzo Pinna, D’Uffizi (27’ st Oviszach); Gori (33’ st Ndoj). In panchina: Brzan, Barosi, Chakir, Menna, Bando, Cozzoli, Zagari. Allenatore: Francesco Tomei.
ARBITRO: Di Loreto di Terni.
RETI: 35’ pt Damiani, 39’ pt Gori
AMMONITI: Rizzo, Fiorini, Lepri, Falasco, Boli
NOTE: Spettatori 504, incasso non comunicato. Angoli 6-5 per l’Ascoli.
Che il Rimini perda con l’Ascoli terzo della classe ci sta. Non ci sta che qualcuno situato nel settore distinti a pochi minuti dalla fine alzi ululati razzisti contro il difensore centrale dei marchigiani Nicholas Rizzo. E’ il minuto 89 e l’arbitro Di Loreto sospende la partita e chiede che lo speaker ricordi attraverso l’appello con l’altoparlante ciò che dice il regolamento e quelli che sono i rischi per le società. La gara riprenderà dopo 3 minuti, una volta letto l’appello: 3 minuti che servono soprattutto a tranquillizzare un altro giocatore di colore come Abdoul Guiebre, di origine burkinabè e romagnolo di adozione (vive nel Forlivese), un ex, avendo giocato nel Rimini dal 2016 al 2019. Lui sì molto arrabbiato per quei beceri insulti (forse anche a lui indirizzati).
Prima la partita aveva detto che l’Ascoli è superiore e che il Rimini ha grande dignità e immenso amorproprio. Però nel calcio ci sono i valori di chi va in campo: l’Ascoli gioca bene e segna (con Damiani al 35’ dopo una bella azione, con Gori al 39’ su errore clamoroso del portiere Vitali), il Rimini gioca bene ma non ha nessuno che faccia gol.