Non se ne esce più, qualcuno potrebbe dire. Perchè tra il gruppo Di Matteo e Alfredo Rota a quanto pare non si sono registrati passi in avanti nella giornata di ieri. Doveva essere il giorno decisivo, quello della fumata bianca e invece non lo è stato. Anzi Alfredo Rota per la prima volta fa un lapidario commento: «Quando riceverò la somma dovuta farò sicuramente un comunicato».
Quindi riepilogando: il gruppo Di Matteo sostiene di aver inoltrato venerdì scorso due bonifici in orari differenti al mattino per la somma di quasi 220 mila euro (è il valore delle quote sequestrate e quindi sufficienti per dissequestrarle e far sbarcare così in città il nuovo acquirente il quale ha già firmato un preliminare con la Building proprietaria del Rimini fino a qualche settimana fa).
L’ex presidente biancorosso, Rota, invece sostiene che ancora non ha ricevuto la somma dovuta. Insomma ormai questa questione è diventata un giallo.
Palazzo Garampi scende nuovamente in campo. Lo ha fatto diverse volte da agosto, cioè da quando la Building aveva preso il Rimini in mano da Stefania Di Salvo. E adesso davanti a questo continuo batti e ribatti tra le due parti, ha espresso il suo pensiero.
«Dopo le parole nette del sindaco dello scorso fine settimana, il Comune di Rimini sta continuando anche in questi ultimi convulsi giorni a sollecitare tutte le autorità cittadine preposte per competenza ad analizzare a fondo la preoccupante situazione e ad operare perché il rispetto della legalità sia messo al primo posto visto che non si parla solo di una società ma di una città intera.
In tal senso va collocata la richiesta del Comune di Rimini di ricevere notizie precise e documenti aggiornati sulla situazione economico - patrimoniale delle parti coinvolte, affinché ci si possa rendere conto, al di là di ogni ragionevole dubbio, di ciò a cui Rimini ha davanti, permettendo quindi ai soggetti e alle istituzioni di agire secondo legge».
Non resta che attendere, sicuramente in questo momento il Rimini è nella terra di nessuno e andando avanti di questo passo non è campata per aria l’ipotesi che il gruppo Di Matteo faccia un passo indietro.