Rimini, la curva Est rende onore a Gatta nel giorno della maglia a scacchi

La chiamata alle armi lanciata in settimana dalla Curva Est, e in ordine sparso dalla tifoseria, non funziona. Contro la Juventus Next si entra in uno stadio caratterizzato da un clima dimesso, poca gente sugli spalti in quella che alla vigilia era la partita per tornare “in bonis”, per uscire dal segno meno ed entrare nel più.

Nel giorno dell’esordio stagionale della maglia a scacchi alla fine il dato del botteghino è impietoso per quelle che sono le abitudini del Rimini. C’è poca gente sugli spalti, ma anche in tribuna non si vedono dirigenti, i primi giornalisti che arrivano sistemano le sedie e distribuiscono mutualmente le distinte, da buoni fratelli come i giocatori in campo. I tifosi sono pochi, ma i toni della protesta sono costanti e sempre molto forti. In Curva Est campeggia il solito “Vitaglione Vattene” a caratteri cubitali, mentre nei Distinti rimane un più piccolo “Giù le mani dal Rimini”.

Poca gente sugli spalti però il sottofondo dei petardoni non manca, una decina di grosse esplosioni che porteranno ad una multa consistente per la società. Vien da dire che se ne andranno in sanzioni soldi che potevano essere utili, di questi tempi, per una trasferta in più. L’unico bagliore di una giornata difficile è l’intensità e la passione che sanno esprimere i giocatori biancorossi in campo. Si chiude con uno striscione in Curva Est che rende omaggio a Fabio Gatta, con ogni probabilità all’ultima partita come Team Manager del Rimini: “Umiltà, passione e abnegazione, Fabio Gatta questa curva ti rende onore”.

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