Rimini, inizia la lunga corsa al primo obiettivo stagionale

In teoria si dovrebbe partire piano in Coppa per avvicinarsi al vero obiettivo stagionale, il campionato. In teoria Rimini-Arzignano Valchiampo di questa sera al Romeo Neri (ore 21, supplementari e rigori in caso di parità al 90’ ed, eventualemnte, al 120’) è solo il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C. Ma se pensiamo cosa abbia rappresentato nell’ultima stagione la Coppa nell’asset complessivo del Rimini, con il match di Catania entrato nel libro dei risultatoni ma anche dei rimpianti, ecco che il match di questa sera assume un altro significato. Della serie: si deve passare il turno per poter marciare su un doppio binario verso i play-off.
Il pompiere Buscè
Naturalmente il tecnico Antonio Buscè predica pazienza: «Siamo in fase di rodaggio, però, dopo la partita amichevole con la Sambenedettese, abbiamo fatto una settimana un po’ più leggera a livello di carichi di lavoro, quindi ho visto i ragazzi molto meglio, pimpanti, più dinamici, ma è normale: siamo quasi alla quinta settimana di lavoro, è un periodo un po’ particolare, con questo gran caldo che fa la differenza in negativo. Ma non è una scusante, questa è una problematica un po’ di tutti. Però mi aspetto qualcosa in più sotto l’aspetto dell’intensità, della qualità di qualche giocatore e delle giocate».
Insomma, Buscè attende progressi dai suoi: «A questo punto della stagione avere già tutto nella norma è un po’ impossibile. È anche umano sbagliare, a volte queste partite di inizio stagione sono un po’ delle trappole, che siano amichevoli o che sia la Coppa Italia. Quindi prendiamo tutto il negativo per crescere e tutto il positivo perché è normale. Anche contro la Sambenedettese abbiamo fatto cose molto importanti e cose meno importanti a livello di errori».
Sull’avversario Buscè non si sbilancia: «Ho visto soprattutto video di qualche partita amichevole che hanno fatto. Abbiamo cercato un po’ di capire come potessero affrontare questa partita loro, ma la cosa che interessa ora è lavorare su noi stessi: cercare di capire le richieste, cercare di andare incontro ai giocatori, entrare nella loro testa, cercando di mettere in atto quello che abbiamo fatto in questo periodo».
Gara che vale
E’ una partita di Coppa, l’esordio, ma è già molto importante nelle valutazioni dell’allenatore toscano: «Io sono del parere che anche un’amichevole sia importante come una partita di campionato. Perché bisogna inculcare ai ragazzi la mentalità di fare risultato attraverso le prestazioni. Quindi la sfida con l’Arzignano ha una grandissima importanza anche perché poi le prestazioni positive ti danno coraggio, ti danno fiducia, il risultato positivo aiuta a fare le cose con più serenità, con più tranquillità. Per me equivale a una partita di campionato. Io però vado dietro alle prestazioni. Si può vincere su calcio piazzato, rimpallo, autogol, però vincere grazie a buone prestazioni di squadra e dei singoli ti aiuta molto molto di più».
Infine Buscè si sofferma sul mercato: «Manca ancora qualcosa. Abbiamo una buona struttura di squadra e abbiamo tanti ruoli coperti. Però, ben venga qualche altro giocatore in specifiche zone del campo in grado di darci una mano».