Rimini, Giammarioli assicura: già pagati pullman e hotel per Pontedera

In casa Rimini telefoni caldi fin da ieri mattina, quando Giusy Scarcella e Stefano Giammarioli si sono sentiti per fare il punto sulle prossime mosse di riorganizzazione della società. Giammarioli, che ancora non ha firmato il contratto da direttore generale, continua ad adoperarsi da esterno «per il bene del Rimini». Il nodo fideiussione rimane, ma la Building Company non intende arrendersi alle difficoltà. “Stiamo lavorando”: è il mantra che fanno filtrare da Carate Brianza. I vertici del club sono al lavoro per limare il monte ingaggi, rimanendo sotto la soglia del milione di euro, in modo da poter aprire una finestra per intervenire con nuovi tesseramenti ma solo quando il 16 ottobre (termine ultimo) saranno pagati gli stipendi di agosto e a qul punto si libererà uno spazio da, più o meno, 90mila euro lordi.
«Massima resa, minima spesa», le parole della Scarcella in conferenza stampa: la Building procede con il suo piano B (quindi senza fideiussione) anche se il bilancio del campo al momento è in rosso e non solo per i punti di penalizzazione.
Pochi giorni alla scadenza
Martedì, intanto, incombono nuove e “pesanti” scadenze, pure Giammarioli ha spinto molto su questo tasto: la Building dovrà pagare oltre mezzo milione di euro (tra contributi Irpef e fondo di fine carriera di maggio e giugno e Inps di giugno) per dare un segno alla piazza e evitare il terzo deferimento in pochi mesi, benché le pendenze in questione siamo imputabili alla precedente gestione. La società è al lavoro per completare i pagamenti del 16 settembre: è quanto trapela. In ossequio peraltro alle dichiarazioni ufficiali in conferenza stampa: “Serve tempo e serve pazienza”. Difficile però chiedere alla piazza di pazientare e di avere fiducia, dopo mesi logoranti e un autunno alle porte senza buone notizie all’orizzonte. In tutto questo, la Building non ha fatto mistero di puntare il dito sulla precedente proprietà, la Ds Sport Benefit della presidente Di Salvo, partendo proprio dalla fideiussione: secondo quanto riferito in conferenza stampa da Giusy Scarcella, c’era un accordo tra acquirente e venditore non rispettato, secondo il quale la Ds Sport Benefit avrebbe dovuto lasciare la fideiussione, dando il tempo alla nuova di società di sostituirla a settembre con una propria. Probabilmente, la Building non avrebbe prodotto una fideiussione sostitutiva, semplicemente avrebbe fatto quanto sta facendo ora: tagliare per portare il monte ingaggi sotto il milione. Prendere le distanze dalla precedente gestione, nonostante il deferimento del Rimini per responsabilità oggettiva, sarà uno dei motivi fondanti i ricorsi (disperati) che la società presenterà contro le penalizzazioni inflitte dalla corte federale: in particolare per il -2 in arrivo a seguito del nuovo deferimento legato alla fideiussione e alla scadenza dell’8 agosto, che la Building si sarebbe trovata impossibilitata a rispettare per le tempistiche legate al passaggio di proprietà.
Giammarioli fa rotta su Roma
Andando via da Rimini, ieri Giammarioli ha dichiarato che per Pontedera è tutto a posto: pullman e albergo sono già stati prenotati e saldati. A proposito di viaggi, oggi Giammarioli sarà a Roma per una missione top secret. Forse con qualche compratore interessato? Il dirigente umbro ha fatto trapelare più volte la volontà di sistemare e riorganizzare il Rimini in un paio di mesi, per poi facilitare il passaggio di proprietà tra la Building Company e il gruppo americano, con interessi nel ramo immobiliare, di cui è il rappresentante in Italia, ma la decisione finale sarà ovviamente di Giusy Scarcella.
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