Rimini, ecco il pericolo giallo in vista della volata play-off

Ora più che mai conteranno i dettagli. Tre partite alla fine, 9 punti a disposizione e tre lunghezze di vantaggio da difendere in chiave play-off dagli attacchi soprattutto di Pineto e Lucchese mentre la Virtus Entella potrebbe sfruttare lo scontro diretto tra 10 giorni in programma al Romeo Neri per provare a rientrare in gioco in extremis.

Pericolo giallo

In questo contesto assumono un’importanza capitale i cartellini gialli soprattutto per chi è diffidato. E il Rimini ne ha in abbondanza visto che nella lista dei “cattivi” ci sono ben sette elementi tra i quali i due più rappresentativi (senza nulla togliere agli altri) come Morra e Lamesta, quindi seguono Gorelli, Lepri, Langella (attualmente infortunato) e i due terzini sinistri vale a dire Semeraro e Quacquarelli.

Insomma un lotto niente male che però il pericolo giallo non dovrà influenzare la prestazione per alcun motivo contro Carrarese, Virtus Entella e Gubbio. Perchè in questi casi c’è sempre il rischio di avere il “braccino” cioè non fare esattamente ciò che bisognerebbe fare durante i 90 minuti per paura di saltare la prossima gara. Mente libera, animo sereno e sarà quel che sarà.

l’imbattibilità di Colombi

Per nove partite consecutive la porta del Rimini è stata violata, dal 9 febbraio al 28 marzo, quasi due mesi. Vedere ora Colombi imbattuto, invece, da 199 minuti (ultimo gol subito dall’attaccante della Fermana, Sorrentino, al minuto 71, quindi i due clean sheet contro Olbia e Vis Pesaro), fa ben sperare in questo rush finale. Del resto la rimonta di Troise, quando subentrò a Raimondi, si poggiò sull’impermeabilità di una difesa che nei primi due mesi aveva fatto acqua da tutte le parti.

Chiudere la porta in faccia ai prossimi tre avversari sarebbe fondamentale per raggiungere l’obiettivo dei play-off.

Un ritorno più veloce

Se l’anno scorso il girone di ritorno del Rimini era stato quasi un’agonia soprattutto tra le mura amiche dove non era mai arrivata la vittoria, quest’anno è tutto il contrario. Infatti il trend parla di 24 punti dopo il giro di boa contro i 20 totalizzati fino alla partita con il Gubbio che aveva fatto da spartiacque tra i due gironi. Quattro punti in più che non sono un’enormità però rappresentato pur sempre un indice di crescita significativo di un Rimini che dal 3 febbraio, giorno dello 0-0 a Perugia, non ha più pareggiato. Infatti sono salite a 11 le partite senza segno x.

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