Rimini, ecco cosa si rischia dopo il nuovo deferimento

Un’inattesa doccia gelida, in un momento in cui il Rimini, inteso come squadra di calcio, stava fornendo risposte significative e il barometro della situazione extra-campo oscillava (o sembrava oscillare) verso il sereno. Quella di ieri è stata invece una giornata nera, che ha riportato il Rimini indietro di un mese. A distanza di 30 giorni dal deferimento per la mancata presentazione della fideiussione integrativa, all’ora di pranzo è arrivata la penalizzazione di un punto. Ma poco prima della sentenza del Tribunale Federale Nazionale, c’era stato un nuovo deferimento. Questo, sì, inaspettato. Con ordine.

Fideiussione e -1

La sentenza del Tfn sulla mancata presentazione della fideiussione integrativa (che andava prodotta entro l’8 agosto) era attesa ed era riferita al secondo deferimento di questa folle stagione del Rimini Fc. Cioè, quello arrivato l’8 settembre, il primo a carico di Valerio Perini, in qualità di amministratore unico. La sezione disciplinare, presieduta da Carlo Sica, “ha pronunciato sul deferimento proposto dal Procuratore Federale nei confronti dei Valerio Perini e della società Rimini Fc, il seguente dispositivo: il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, irroga le sanzioni di 3 mesi di inibizione a Valerio Perini, -1 di penalizzazione in classifica, da scontare nella corrente stagione sportiva al Rimini Fc”.

Dunque la penalizzazione da
-11 passa a -12. Con il Rimini che, avendo conquistato 7 punti in 8 giornate, si ritrova ora a -5.

Ritenute Irpef non versate

A mezzogiorno, a Valerio Perini era stato notificato un secondo deferimento “per non aver provveduto, entro il termine del 16 settembre 2025, al versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per le mensilità di maggio e giugno 2025. A Valerio Perini e Sauro Cancellieri, rispettivamente amministratore unico e sindaco unico della società, è stato contestato di aver sottoscritto e depositato presso la Covisoc una dichiarazione attestante circostanze non veridiche. Il Rimini Fc è stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva per le violazioni disciplinari ascritte ai propri tesserati nonché a titolo di responsabilità propria. Alla società, inoltre, è stata contestata la recidiva, ex art.18, commi 1 e 2, Codice di giustizia sportiva”.

Tradotto, ai 12 punti di penalizzazione già messi a referto fino a ieri, se ne aggiungeranno altri. Probabilmente 4: due per non aver versato le ritenute Irpef dell’ultimo bimestre della stagione 2024-2025 (“il mancato pagamento degli emolumenti dovuti fino alla chiusura del VI bimestre 1° maggio-30 giugno 2025 comporta l’applicazione della sanzione pari ad almeno 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva successiva. Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera”) e due per la recidiva che è stata contestata.

Quel comunicato trionfalistico

La Building Company contesta la decisione e ha già attivato i propri legali. In fondo, il 13 settembre aveva annunciato con toni trionfalistici di aver provveduto in anticipo al pagamento dei contributi Inps di giugno e dei contributi Irpef di maggio e giugno, sottolineando che l’adempimento confermava “l’impegno, la serietà e il senso di responsabilità con cui la società intende proseguire il proprio percorso, garantendo continuità e correttezza gestionale”.

Ieri la società non ha fatto comunicati ufficiali in risposta a deferimento e penalizzazione. E’ stato solo fatto sapere che il Rimini si attende un’ammenda e non la penalizzazione in quanto la Figc ha contestato solo “il mancato versamento della rata di 2.532 euro relativa ad una rateizzazione di cui all’articolo 1, comma 197 della Legge 197 del 29 dicembre 2022”. La società ha provveduto a pagare la rata contestata il 19 settembre. Troppo tardi per la Figc, che sottolinea come il 16 settembre fosse termine perentorio come stabilito dal comunicato ufficiale 251/A del 17 aprile 2025. La decisione definitiva spetterà al Tfn, che si riunirà tra un mese.

Oggi il Tar

A proposito di tribunali, oggi si riunisce il Tar dell’Emilia Romagna per discutere nel merito il ricorso presentato dalla Building Company verso il provvedimento di diniego, da parte dell’amministrazione comunale, della concessione dello stadio Romeo Neri. Sul piano pratico non sarebbero attese sorprese, anzi il Tar potrebbe limitarsi a statuire la cessazione della materia del contendere. La Building ha infatti pagato la scorsa settimana la rata prevista di 17.000 euro. I pagamenti sono regolari e quindi dal punto di vista economico non ci sarebbero criticità: il Rimini continuerebbe a usufruire dello stadio. Anche l’amministrazione comunale, quando il Tar ha concesso la sospensiva nella mattinata di domenica 7 settembre, per permettere lo svolgimento al Romeo Neri di Rimini-Ternana, ha sottolineato la volontà di proseguire l’iter giudiziale nel merito, per la permanenza “della non sussistenza delle condizioni, a causa di evidenti e gravi inadempienze”.

La domanda è: inadempienze solo economiche o c’è dell’altro? Sul punto, a palazzo Garampi sono abbottonatissimi. In casa Rimini, invece, si respira fiducia. Oggi, almeno per la questione stadio, se ne saprà di più.

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