Rimini, Cernigoi ai play-off diventa... Cernigol

Una sentenza. Il calcio è fatto di numeri, statistiche, precedenti oltre che di moduli e tattiche. E quando si parla di play-off dove la palla scotta, dove chi sbaglia va a casa, dove non sempre vince chi è favorito, è sempre meglio avere dalla propria parte uno come Iacopo Cernigoi piuttosto che contro. Motivo? Perchè lui fa gol nelle partite senza un domani.

Segno del destino

Basti pensare agli ultimi due anni solari tradotti in tre stagioni calcistiche. Dal maggio 2022 Cernigoi ha segnato 5 reti nei play-off: prima con la maglia del Pescara ha fatto male a Carrarese e Feralpisalò, quindi l’anno scorso con il Crotone timbrò contro il Foggia, infine martedì sera è stata la volta del Gubbio: «Sono state tutte reti pesanti - afferma Cernigoi - a parte quella di un anno fa. Credo nel destino e ammetto che prima della partita ho pensato un pochino al passato. Sinceramente non so cosa mi scatti in queste partite, forse il fatto che sono da dentro e fuori ti mettono un po’ di pepe addosso che non guasta».

l’urlo al minuto 85

Qualche ora dopo Cernigoi rivive quell’attimo del minuto 85 quando allo stadio “Barbetti” ha gonfiato la rete di destro proprio sotto la curva dei tifosi biancorossi: «Langella è stato autore di un lancio perfetto, io ho fatto quello che dovevo fare, il taglio da attaccante, poi non ci ho pensato due volte a tirare perchè non c’era tempo da perdere, l’unico mio pensiero era tenere la palla bassa visto che il campo era scivoloso. Magari quest’anno in campionato quel tiro sarebbe stato deviato in angolo dal portiere oppure sarebbe finito alto, ma nei play-off no perché ho questo feeling particolare con simili partite e ripeto, credo nel destino. Ovviamente sono molto felice, un gol di questa portata ti dà tantissimo morale».

Nessuno come il Rimini

In programma c’erano nove partite nel tabellone, tre di ogni girone e nessuno ha vinto in trasferta a parte il Rimini. Basta e avanza per rendersi conto dell’impresa confezionata dai ragazzi di Troise: «Sono partite particolari - spiega Cernigoi che un po’ se ne intende - dove la prima regola per chi è obbligato a vincere è non prendere gol. Più si sta dentro la partita e maggiori sono le speranze di poter dare la zampata vincente. A Gubbio siamo stati bravi a tenere duro, a restare sempre sul pezzo, io ho messo soltanto la ciliegina sulla torta di una prova ben interpretata dai miei compagni di squadra. Insomma è andata esattamente come l’avevamo preparata».

Nel dopo-partita il tecnico umbro, Piero Braglia, ha parlato di errore evidente della sua squadra in occasione del gol di Cernigoi. La risposta dell’attaccante riminese: «Quando c’è un gol ci sono sempre meriti e demeriti più o meno grandi, io dico che sono partito da dietro ed ero in velocità».

Sabato il Perugia: l’unico vero rischio è che il Rimini abbia la pancia piena come successe a Chiavari contro l’Entella dopo l’impresa in coppa Italia a Vicenza: «Ci siamo già passati e sappiamo cosa voglia dire - conclude Cernigoi - non avremo assolutamente la pancia piena».

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