Ieri non ha fatto in tempo a circolare in città la notizia che il gruppo Campari fosse interessato all’acquisto delle quote di maggioranza del Rimini che in serata ecco la doccia fredda. La Guardia di Finanza di Milano, infatti, su disposizione della Procura di Monza, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip per un valore di oltre 1 miliardo di euro (esattamente 1.291.758.703,34 di euro) nei confronti di Lagfin, la holding di diritto lussemburghese con cui la famiglia Garavoglia controlla il gruppo Campari, per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» e per «responsabilità amministrativa delle persone giuridiche».
Sia chiaro, l’azienda di Sesto San Giovanni che in estate ha cercato invano di acquistare la Spal, poi finita in mano ad un gruppo argentino guidato da Juan Martin Molinari, è un colosso nel campo degli alcolici visto che comprende circa 50 marchi. Conta oltre 4.700 dipendenti in tutto il mondo, tra cui 1200 solo in Italia, nella sede centrale di Sesto San Giovanni e nei quattro siti produttivi. Il fatturato due anni fa era di quasi 3 miliardi di euro annui per un utile netto di 330 milioni di euro.