Rimini, Campari e i sequestri miliardari: un colpo di scena dietro l’altro

Rimini Calcio
  • 01 novembre 2025

Ieri non ha fatto in tempo a circolare in città la notizia che il gruppo Campari fosse interessato all’acquisto delle quote di maggioranza del Rimini che in serata ecco la doccia fredda. La Guardia di Finanza di Milano, infatti, su disposizione della Procura di Monza, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip per un valore di oltre 1 miliardo di euro (esattamente 1.291.758.703,34 di euro) nei confronti di Lagfin, la holding di diritto lussemburghese con cui la famiglia Garavoglia controlla il gruppo Campari, per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici» e per «responsabilità amministrativa delle persone giuridiche».

Sia chiaro, l’azienda di Sesto San Giovanni che in estate ha cercato invano di acquistare la Spal, poi finita in mano ad un gruppo argentino guidato da Juan Martin Molinari, è un colosso nel campo degli alcolici visto che comprende circa 50 marchi. Conta oltre 4.700 dipendenti in tutto il mondo, tra cui 1200 solo in Italia, nella sede centrale di Sesto San Giovanni e nei quattro siti produttivi. Il fatturato due anni fa era di quasi 3 miliardi di euro annui per un utile netto di 330 milioni di euro.

Il rapporto con il calcio

Il gruppo Campari non è mai stato proprietario di una squadra di calcio in Italia però al momento ha una partnership con l’Inter ed è stato anche main sponsor del Venezia. Quando in estate a Ferrara si era sparsa la notizia di Campari come potenziale proprietario degli estensi c’era già chi ipotizzava che il progetto sportivo potesse essere portato avanti proprio da esponenti legati all’ambiente del club nerazzurro. A questo punto però la possibilità che Campari voglia andare fino in fondo nell’acquisto del Rimini è tutta da verificare. Alla finestra c’è sempre il gruppo Di Matteo che già in estate aveva fatto molto più di un pensierino al Rimini quando alla guida c’era ancora Stefania Di Salvo, e potrebbe risalire posizioni quando ormai pareva fuori dai giochi.

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