La sentenza di Buscè sul Rimini: “La squadra è matura”

Felice. Per la vittoria, per come è arrivata ma, soprattutto per la maturità dimostrata dal suo Rimini. Antonio Buscè ha il sorriso dei tempi migliori quando varca la porta che dagli spogliatoi si affaccia in sala stampa. Il tecnico biancorosso parte subito facendo i complimenti alla squadra.

«Questa era una di quelle partite che ti fanno tenere le antenne belle tese ed ero sinceramente un po’ preoccupato, non perché non sapessi cosa avrebbe fatto la mia squadra, ma perché avendo visto diversi filmati del Pontedera mi ero reso conto che era in salute. Senza dimenticare che arrivavamo a questo scontro dopo due vittorie importanti con prestazioni altrettanto importanti e quindi la paura di poter affrontare questo impegno con un po’ di superficialità c’era. Invece i ragazzi sono stati encomiabili e hanno dimostrato di aver raggiunto una maturità importante disinnescando il Pontedera che non è mai stato pericoloso».

A parte quella rete arrivata sull’ennesimo calcio piazzato. «Proprio pochi giorni fa guardavo una statistica: abbiamo preso 4-5 gol su palla inattiva, uno ogni 40 calci piazzati contro. Per me va bene (e giù una bella risata, ndr). A parte le battute, i gol si prendono su situazioni di palla in movimento e palla ferma, l’importante è lavorarci su e migliorare».

Una vittoria che apre scenari importanti per il Rimini.

«Noi dobbiamo ragionare da provinciale. A me non piace fare tanta propaganda. Pensiamo di settimana in settimana. Adesso godiamoci questa vittoria, ma già da domani (oggi, ndr) c’è la gara con il Pineto da preparare. Non abbiamo ancora fatto nulla, la strada è molto lunga. L’importante è che i ragazzi continuino a lavorare come stanno facendo, con grande sacrificio e abnegazione e pensino al noi e non all’io».

Una curiosità, dopo il 5-1, Buscé si è girato e ha mandato un bacio verso la tribuna.

«Mio figlio Armando era venuto a vedere la partita. Purtroppo loro vivono a Empoli e non li vedo spesso, sono felice che abbia potuto assistere a questa prestazione della mia squadra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA