L’estate da incubo del Rimini, tra stipendi che non arrivano e nuove dimissioni

La situazione in casa Rimini è sempre pesante, nemmeno ieri sono arrivati gli stipendi, ma qualcosa si muove anche in senso positivo, con la presa d’atto e se vogliamo la conferma da parte della società dello stato di crisi, con il contestuale impegno ad affrontarlo con fatti concreti. E a questo punto i primi giorni della prossima settimana saranno davvero decisivi per il futuro del Rimini. Già giovedì Antonio Di Battista, in missione a Campobasso, ha avuto rassicurazioni da parte della proprietà sul pagamento degli stipendi, ora l’impegno della società, messo per iscritto, di affrontare in senso concreto la situazione, anche rispondendo alla sollecitazione del sindaco. In tarda serata però è arrivata la notizia delle dimissioni di Angelo Sanapo, vice presidente e responsabile del settore giovanile, che in maniera piuttosto insolita le ha comunicate via e-mail. Tornando a un eventuale pagamento nei prossimi giorni, non avrebbe comunque alcun rilievo per evitare la penalizzazione di quattro punti, ormai certa, ma potrebbe avere un effetto di rassicurazione sui giocatori sotto contratto che giustamente si stanno guardando intorno.

E salvaguardare l’attuale rosa avrebbe un peso rilevantissimo sul futuro del Rimini che il primo luglio ha già perso dieci giocatori tra quelli rientrati alla base per fine prestito e quelli contratto in scadenza. Mai come quest’anno il Rimini si presenta al via della stagione con un parco di giocatori di assoluto valore, giocatori sotto contratto e che hanno già ricevuto richieste dal mercato (per Colombi alla Virtus Entella per esempio mancherebbe solo l’ufficialità). Questo significa che lo staff tecnico ha lavorato finora con grande lungimiranza. Si tratta di Garetto, Megelaitis, Langella, Parigi, Longobardi e Jallow. Per loro ci sono richieste da società di serie C, B e nel caso di Jallow anche di Serie A. Se nei prossimi giorni non verranno accreditati gli stipendi si avrà un doppio effetto: questi giocatori si sentiranno più attratti da altre destinazioni e soprattutto il Rimini rischia di ricevere offerte meno importanti se si siede al tavolo delle trattative in una posizione di difficoltà. C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione: per gli Over la squadra si può fare anche una settimana prima del campionato, l’offerta non manca. Ma se il Rimini vuole giocarsela sui giovani è questo il momento (sarebbe già tardi in realtà) per chiudere i contratti con le società di serie A e B per avere i loro Primavera. Anche qui un conto è presentarsi con i...conti a posto, un conto dialogare con la spada di Damocle della penalizzazione e degli stipendi arretrati. Per questo i primi giorni della prossima settimana saranno decisivi, perché se arrivano gli stipendi la situazione, pur rimanendo pesante, sarebbe gestibile, in caso contrario si aprirebbe una vera e propria diaspora dei giocatori ed a quel punto sarebbe la tempesta perfetta: la penalizzazione, la perdita dei giocatori di riferimento e la quasi impossibilità di fare mercato. Un altro dato però fa propendere per l’ottimismo. Venerdì prossimo alle 8.45 infatti è convocata la sesta commissione consigliare in cui si farà il punto sul Centro Sportivo della Gaiofana, i cui interventi sono in capo alla Responsible Spa di Stefano Petracca, marito della presidente del Rimini, Stefania di Salvo. Entrambi sono stati invitati alla seduta dalla presidente della commissione Annamaria Barilari e hanno accettato l’invito a presenziare.

La Curva Est non ci sta

Di sicuro la tifoseria non la sta prendendo bene. E non potrebbe essere altrimenti. Ieri sera la Curva Est, sulla sua pagina Facebook, ha annunciato una manifestazione di protesta lunedì alle 19: “Ne abbiamo viste tante - si legge - ma questa è una prima visione: mai si era distrutta una stagione prima di cominciarla. Abbiamo deciso a tutela della nostra dignità, di scendere in strada per pretendere soluzioni da parte di chi deve metterle in campo, con una manifestazione che si snoderà dalla sede della Rimini Calcio (Via XX settembre) a Piazza Cavour, sede del Comune e del Sindaco. Quale futuro per il nostro Rimini? Dobbiamo dare un segnale forte e dobbiamo farlo ora, noi ci siamo sempre stati e ci saremo: rispettateci. Per questo invitiamo tutta la tifoseria e gli appassionati, tutti coloro che hanno a cuore il Rimini, lunedì 7 luglio, alle ore 19, in via XX settembre 1870, 122”.

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