Il Rimini riaccende un motore ingolfato

Si riparte. Tra mille dubbi e altrettante incertezze. Perché quello che riserverà il futuro, al Rimini, nessuno lo può conoscere. La proprietà, per bocca della presidente Stefania Di Salvo, ha detto che vuole continuare la sua avventura, ma anche in questi ultimi giorni nella sede di via XX Settembre c’è stato un silenzio assordante. L’unica cosa certa in tutta questa situazione paradossale è che tra oggi e domani i quindici giocatori attualmente sotto contratto si ritroveranno per le classiche visite mediche in vista del ritiro che prenderà il via lunedì prossimo. A meno di clamorosi sviluppi dell’ultimo momento, in sede arriveranno Leonardo Vitali, Gabriele Bellodi, Tomas Lepri, Matteo Gorelli, Alessandro De Vitis, Gianluca Longobardi, Linas Megelaitis, Marco Garetto, Mattia Fiorini, Christian Langella, Marco Piccoli, Luca Falbo, Giacomo Parigi, Sulayman Jallow e Leonardo Ubaldi. Con loro, saliranno a Riolo Terme, anche alcuni giocatori in prova e saranno aggregati diversi elementi della Primavera. Sarà compito, poi, del nuovo tecnico biancorosso Filippo D’Alesio e del suo staff valutare con attenzione tutti gli elementi e decidere se ci sarà qualcuno che potrà vestire la maglia a scacchi. Intanto, nelle ultime ore, il telefono del direttore sportivo Antonio Di Battista, che assomiglia sempre di più a un uomo solo al comando visto il fuggi fuggi generale, ha iniziato a squillare in continuazione. Su Giacomo Parigi, per esempio, oltre al Trapani e al Cittadella, ha chiesto informazioni anche il Cerignola. E’ molto probabile che ci sia qualche altro sacrificio oltre a quello di Colombi e Lombardi. Anche perché tra un paio di settimane dalle casse dovrà uscire un milione di euro per i contributi di maggio non ancora versati, pagare emolumenti, Irpef, Inps e Fondo di Fine Carriera di giugno più tutti i premi previsti ai giocatori e allo staff.

Ieri Di Battista ha avuto un paio di colloqui con due figure che potrebbero ricoprire il ruolo di responsabili del vivaio e questo fa capire che probabilmente Nicolò Sarti abbia detto no alla proposta e sia intenzionato a non restare. Ma con il Rimini, mai dire mai.

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