Il Rimini comincia a essere un po’ in ritardo sulla tabella di marcia

Da una parte c’è una società, quella del Rimini Fc, che lavora nel silenzio, senza far trapelare nulla. Dall’altra c’è una seconda società, quella dei social, che al contrario, in queste settimane, sta facendo tanto rumore. Perché quando regna l’incertezza, le voci corrono e spesso sono incontrollate. Basti pensare a tutto quello che si è detto in riferimento all’iscrizione, arrivata quasi sul gong, al prossimo campionato di Serie C.
Nelle ore precedenti e in quelle successive, in rete, questo “ritardo” ha portato a una serie di congetture catastrofistiche che hanno costretto la proprietà a pubblicare un comunicato di appena tre righe per tranquillizzare il popolo biancorosso. Se fosse stato fatto prima, magari, avrebbe evitato tanti scenari fantasiosi, ma del resto anche la scorsa estate non venne fatto nessun tipo di dichiarazione pubblica.
Il successivo via libera della Covisoc ha poi dissipato tutto il polverone che si era alzato, dando ragione alla società della presidente Di Salvo. Il problema è che da quando i social sono entrati nella vita di chiunque è più facile sondare umori e stati d’animo. E in questo momento, per quanto riguarda il Rimini, il borsino tende al ribasso. Proprio perché da quando è terminata la stagione (lo scorso 14 maggio con l’eliminazione dai play-off da parte della Vis Pesaro), di annunci ufficiali non ne sono stati fatti. E sono trascorsi 37 giorni. Lo scorso anno, Antonio Buscé, venne annunciato il 26 maggio, ossia quasi un mese prima rispetto al tecnico che si siederà al suo posto sulla panchina del Romeo Neri. Lo stesso dg Geria fra l’altro avrebbe manifestato l’intenzione di lasciare il Rimini (per approdare a Pescara in B o come responsabile del settore giovanile del Cagliari?). È anche vero, però, che al momento c’è una squadra già fatta per l’80 per cento visto che molti giocatori sono sotto contratto e non si tratta di elementi di contorno. Basti pensare ai vari Colombi, Megelaitis, Langella e Parigi tanto per citarne alcuni. Certo, avere un contratto, come insegnano i casi Lamesta e Morra, non comporta l’automatico “io resto qui” perché se dovesse arrivare una chiamata irrinunciabile, sia per il giocatore sia per la società, nessuno verrebbe fatto prigioniero. E su diversi biancorossi ci sono gli occhi di squadre di primissimo piano della Serie C, ma anche della Serie B. Sicuramente, il Rimini, farà di tutto per rinforzare la batteria degli under che porterebbero minutaggio e quindi nuovi introiti.
Settore giovanile, che succede?
A proposito di giovani. Voci sempre più insistenti vorrebbero un settore giovanile in ebollizione. Filippo Masolini, tecnico dell’Under 16 ha fatto capire di voler lasciare, mentre Alessandro Brocchini (Under 15) ha ricevuto un’offerta importante dall’Under 17 di San Marino. Anche Filippo Berardi (Under 12) sta riflettendo sul da farsi mentre Carlo Mandola (Under 17) che sembrava sul piede di partenza, invece, sembra destinato a restare.
Presentato il centro sportivo
Intanto, ieri pomeriggio, in Lega, è stato presentato il “Responsible Health&Performance Center”, il nuovo centro sportivo biancorosso che si sta realizzando sull’ex area Ghigi.
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