I giocatori della Vecchia Guardia si ribellano: “Inelegante averci definito cadaveri”. Bellodi: “De Vitis è il nostro capitano”

Al termine di Rimini-Ternana i sette giocatori della Vecchia Guardia del Rimini si sono presentati tutti insieme in sala stampa. Al tavolo delle conferenze c’erano, in ordine alfabetico: Bellodi, De Vitis, Fiorini, Lepri, Longobardi, Piccoli e Vitali. Gabriele Bellodi, promosso capitano dal tecnico D’Alesio, ha introdotto con queste parole: “Io sono stato fatto capitano, ma il capitano per noi è Alessandro De Vitis e a lui lascio la parola”. A De Vitis sono stati infatti tolti i gradi dalla proprietà, dopo che il centrocampista figlio d’arte si è rifiutato lunedì scorso di risolvere il contratto in essere con il Rimini: una scelta più che legittima, non avendo nessun acquirente pronto a tesserarlo. De Vitis ha detto: “Siamo rimasti feriti per le parole ineleganti dette dalla proprietaria nel corso della conferenza stampa. Noi non siamo cadaveri, siamo professionisti che abbiamo dato sempre tutto e continuiamo ad allenarci con grande dedizione. Nessuno dei ragazzi che ha lasciato Rimini voleva andare via: anzi, sarebbero rimasti tutti volentieri se avessero potuto”. A questo proposito i giocatori hanno chiesto che la società faccia chiarezza sull’organigramma, visto che ogni giorno c’è una novità, e sul progetto futuro. Insomma, dopo il Comune e i tifosi, che hanno contestato Giusy Scarcella ed Eddy Siniscalchi anche prima e dopo la partita persa 1-4 con la Ternana, anche i giocatori sono apertamente in conflitto con la società.