Gli ultras del Rimini alla proprietà: “O pagate o ve ne andate” VIDEO

Rimini Calcio
  • 08 luglio 2025

Dopo la manifestazione di ieri, gli ultras del Rimini non hanno certo sbollito la loro rabbia e invitano senza mezzi termini i proprietari ad andarsene: “Vi avevamo detto - si legge in una nota - che vi eravate circondati di dirigenti inadeguati, che quelli buoni li avevate già in casa e li avete continuati a pagare senza farli lavorare. Siete stati talmente arroganti da presentarvi con un presidente emerito che era uno sconosciuto di Foggia. Avete dilapidato un mucchio di quattrini mentre imponevate un nuovo logo fatto con i piedi.

Ora è inutile pensare al latte versato. Il rischio reale è quello di perdere la stagione con un altro giro di stipendi non pagati, dalla prima squadra ai giovani di ogni età del vivaio. Concretamente servono queste garanzie, e servono con urgenza, a partire da questa settimana e non oltre. Servono i soldi per fare decentemente la prossima stagione: dimostrate di averli e depositateli. Servono dirigenti nuovi, capaci e credibili, perseverare negli errori sarebbe diabolico. Altrimenti vendete in fretta, molto in fretta, Gaiofana compresa. In questo caso avete un vantaggio: non avete bisogno nemmeno di fare le valigie. Sarete già nei vostri ridenti altrove...restateci. Non potete mandare avanti il business della Gaiofana senza pagare gli stipendi alla Rimini Calcio, distruggendo la squadra della nostra città”.

“Il Comune non si può tornare indietro”

I tifosi della curva criticano aspramente anche l’amministrazione comunale: “Il sindaco non può cavarsela con un post: non era stato un campanello d’allarme sufficientemente grave che il Rimini fosse stato iscritto all’ultimo? Non poteva essere fatta una dichiarazione di disinteresse più palese: “La gente mi ferma per strada e non so cosa rispondere”. Dice di apprendere delle vicende del Rimini dai giornali, come un umarell qualsiasi. È evidente che non sia questa la modalità con cui si possano costruire le giuste sinergie. Peraltro non c’è in Comune anche un assessore allo sport? Non era il caso di farla una telefonata dopo il -2 di penalizzazione? O durante il lungo silenzio seguito alla fine dei playoff? Invece ci si viene a dire che non c’è un contatto, un filo, tra l’amministrazione comunale e la più sostenuta società sportiva in città. Anche di fronte a difficoltà che si sono manifestate per la prima volta sei mesi fa con la penalizzazione. L’amministrazione non si può tirare indietro ancora una volta, dichiarandosi impossibilitata a intervenire poiché la squadra di calcio è di fatto un’azienda privata. Questa è una scusa e lo sappiamo bene”.

“Venerdì andiamo al consiglio comunale”

Continua la nota degli ultras: “Conosciamo città, anche non lontano da qui, dove le riunioni tra gli imprenditori e gli sponsor per la squadra di calcio si fanno nell’ufficio del sindaco. Perché le sponsorizzazioni vanno dove si percepisce interesse. Vanno dove si creano condizioni e presupposti. Il sindaco ha concordato con l’attuale proprietà di mettere in piedi il centro sportivo della Gaiofana anche coi fondi PNRR (fondi pubblici europei), una questione cruciale per l’impiantistica sportiva cittadina, e questo progetto non può essere sganciato dal presente e futuro della Rimini Calcio. È compito della politica, nell’interesse pubblico, operare per garantire che chi viene a Rimini e vuole fare impresa attraverso lo sport, cosa lecita e anche auspicabile, faccia procedere le due cose di pari passo.

Ci sono fondi pubblici e c’è un tema di responsabilità sociale verso la città. Vuoi fare impresa? Gestisci la squadra virtuosamente. Ed io sindaco m’interesso, pretendo, controllo, ti telefono, alla prima difficoltà chiedo conto e cerco di metterci del mio affinché le cose vadano nel migliore dei modi.

I continui problemi, i continui fallimenti della Rimini Calcio hanno evidenti radici strutturali. Sono sempre mancate le strutture, e questa è responsabilità amministrativa. Manca un sistema di sostegno allo sport in generale ed alla Rimini Calcio in particolare.

I risultati fallimentari degli ultimi 15 anni hanno una precisa responsabilità politica. Un’inversione di tendenza non è più rimandabile. Non vogliamo assistere all’ennesimo collasso societario.

Detto per inciso: il Sindaco è complice se permette a Responsible di portare avanti il business alla Gaiofana mentre non paga gli stipendi e distrugge la Rimini Calcio.

Per questo rilanciamo: venerdì mattina 8.30 andiamo tutti al consiglio comunale (dietro Piazza Cavour) per la discussione sul centro sportivo della Gaiofana. Attendiamo sfiduciati la presenza della family Petracca scomparsa sulla via del Molise”.

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