Calcio, Cherubini, come una favola: "Grazie Rimini, quello striscione non si dimentica"

È arrivato a Rimini in punta di piedi l’estate scorsa e alla fine è stato fondamentale al pari di Andrea Maniero. Il club manager Carlo Cherubini è stato l’uomo di campo, colui che durante la settimana raccoglieva sensazioni, umori, necessità del gruppo e dall’alto della sua esperienza interveniva, qualora fosse necessario. Lui assieme a Maniero hanno fatto da collante tra squadra e società, hanno evitato che si formasse una terra di nessuno come ogni tanto capita nelle stagioni senza titoli. E alla fine ne è scaturito un bellissimo lavoro che ha portato il Rimini dritto e sparato in serie C dopo due anni.
«Abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato - spiega Cherubini - perchè eravamo partiti per vincere il campionato anche se nel calcio le intenzioni non sempre si sposano con i fatti. Soprattutto in un girone duro come è stato questo con avversari di tutto rispetto quali Ravenna e Lentigione che non hanno mai mollato».
Una prima esperienza a Rimini che ha arricchito notevolmente il bagaglio dell’ex giocatore della Fiorentina: «Sono stato benissimo, Rimini è la classica città dove stai bene anche quando hai problemi».


L’incidente stradale

E Cherubini ne ha avuti di problemi quando in quella maledetta sera di domenica 6 febbraio, al ritorno dalla vittoriosa trasferta di Trezzo sull’Adda, venne coinvolto in un incidente stradale poco prima di Roma (stava tornando a casa, ndr). Coinvolto assieme alla sua famiglia per colpa di una mucca che ha attraverso la strada: «È stato un attimo, da quel momento ho vissuto un’esperienza che non auguro a nessuno. Di colpo mi sono trovato nella situazione che stavo perdendo tutto, mi sono risvegliato in ospedale e devo dire che l’affetto di tantissime persone mi ha aiutato a rimettermi prima del previsto».


Lo striscione della Est

Emblematico lo striscione della curva nella successiva partita casalinga: «Carlo tin bota».
«Mi hanno mandato la foto di quello striscione, tantissimi mi hanno mandato sms, anche gente che non conoscevo, Rimini mi è entrata nel cuore, quando torno è come stare a casa. Tutti questi attestati, quello striscione, mi hanno dato la forza di ricominciare e tornare ad assistere alla parte finale di una stagione che ho rischiato di non veder finire».


Rimini sempre in controllo

Cherubini da uomo di campo non ha mai avuto la sensazione di un crollo finale, dopo le sconfitte di Ravenna e Carpi: «Un po’ d’ansia c’era perché il traguardo si stava avvicinando, ma gli occhi dei ragazzi erano sempre vivi, hanno sempre creduto in quello che stavano facendo, insomma la situazione è sempre rimasta sotto controllo».
Il futuro vuole Maniero, già confermato da Rota, e Cherubini giustamente al loro posto anche in serie C: «Con Andrea ho un rapporto splendido, è stato fantastico durante il periodo post incidente, ora mi godo il momento».

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