Calcio C, un Rimini affamato aspetta al varco il Siena

Adesso le chiacchiere stanno a zero. Anche se tra il dire e il mare c'è di mezzo il fare (e nel calcio il segnare) il Rimini è chiamato ai tre punti nella gara casalinga odierna contro il Siena. Un appuntamento che al Neri manca dal 10 dicembre. La speranza è che i primi raggi di sole sblocchino una squadra che ultimamente fa tremendamente fatica a fare gol. «In casa ci manca la vittoria – ammette l’allenatore Marco Gaburro – dobbiamo dare continuità alle prestazioni e trasformarle in risultato. La nostra classifica non è brutta ma con questo cammino (6 punti in 8 partite, ndr) non sarà sufficiente per mantenerla quindi serve un cambio di passo. Giocare di fronte al nostro pubblico deve essere uno stimolo, i tifosi meritano di vedere la rete avversaria muoversi, ultimamente abbiamo fatto fatica (7 gol in 9 gare, ndr)». All’andata più che Siena-Rimini fu un tiro al bersaglio con Zaccagno versione Spiderman. «Un incrocio di situazioni che dobbiamo evitare, i bianconeri venivano da una sconfitta e avevano lo spirito di rivalsa. Il nostro 5-0 alla Vis Pesaro invece magari ha creato un’idea sbagliata del campionato perché poi ci siamo trovati di fronte a ritmi e valori diversi. Molto bravo Zaccagno e in generale la squadra a stringere i denti e portare a casa un punto. Sicuramente non dobbiamo ripetere quella prestazione». Il Siena è attualmente a +3 sul Rimini ed è reduce dal pari acciuffato in extremis mercoledì contro la Torres (2-2) anche se sarà decimata dalle assenze e non sta passando un periodo facile a livello societario. «I toscani sono costantemente in emergenza ma non va visto come vantaggio per noi perché hanno sempre fatto punti. Penso che il Siena giochi un ottimo calcio, è tra le migliori per quanto riguarda lo sviluppo e il fraseggio in costruzione (solo 28 però i gol segnati, ndr). Magari i bianconeri vanno in difficoltà in determinate situazioni quindi dovremo essere attenti ma dai dati risulta che siano tra le più brave nel palleggio nella loro metà campo quindi dovremo aggredire senza scoprirci in maniera sbagliata». Con le difficoltà mostrate in fase offensiva, magari sarebbe utile ripensare all’utilizzo di un giocatore come Piscitella che è in grado di creare imprevidibilità e qualità in ampiezza. «Tutti possono fare comodo, si tratta di fare delle scelte e dare un senso al lavoro svolto in settimana. Se domani ne arruolassimo 15 nuovi tutti potenzialmente potrebbero darci una mano però bisogna capire come si allenano e con chi. Volevo scremare il gruppo, con quei numeri ci allenavamo un po’ tutti e male. La decisione è basata su chi in quel momento poteva servire di più. Attualmente la fluidità ci sta aiutando, se cambierà qualcosa non ci sarà nessuna preclusione».