Calcio C, Tanasa: "Rimini, chi se lo apettava un ritorno così"

Il 10 dicembre 2022 è una data maledetta per i tifosi del Rimini perché coincide con il giorno dell’ultima vittoria interna. Da allora, quindi per tutto il girone di ritorno, al Neri è stato pressoché un disastro. Però quella fredda serata di dicembre è ricordata con piacere immenso da Andrei Tanasa. Il centrocampista classe ’90 fu il mattatore: il suo ingresso al 69’ al posto di Pasa trasformò il Rimini e azionò il ribaltone. Per lui gol e assist in 5 minuti con la squadra sotto di un gol dopo il rigore parato da Galeotti a Prezioso e lo 0-1 (meritato) realizzato da Simonetti.

Per Tanasa fu la prima rete tra i professionisti. Una rete predetta da... “mago Otelma” Santini, in quella circostanza in tribuna squalificato: «E’ stato un momento bellissimo - ricorda Tanasa - riguardo spesso anche il video. Mi ha fatto molto piacere confezionare l’assist a Delcarro e poi siglare il 2-1 poco dopo. Sono attimi indimenticabili: i dorici giocavano bene e noi stavamo soffrendo ma quello che contava erano i 3 punti. Sono contento di essere stato decisivo. Come si dice dalle mie parti, un fiore non fa primavera quindi il gol non basta a rendere speciale una stagione».

Tanasa passa ad analizzare il momento delicato del Rimini, anche se nell’ultimo periodo il centrocampista è spesso rimasto a guardare i compagni dalla panchina: «Stiamo lavorando soprattutto sulla parte mentale, è quella che non ci ha permesso di fare il salto e di vincere in casa. Lo spogliatoio comunque è unito, siamo dispiaciuti e vogliamo dimostrare il nostro valore mantenendo un posto nei play-off».

Quella vittoria contro l’Ancona si è trasformata in un mix di ricordi mai più vissuti: «Nessuno si sarebbe aspettato un girone di ritorno del genere. C’è rammarico, inutile negarlo, però non possiamo piangerci addosso: la stagione non è finita e tutto può cambiare. Ora dobbiamo solo pensare che mancano due partite fondamentali: speriamo che finiscano come all’andata (quando il Rimini batté sia l’Ancona che il Montevarchi, ndr)».

Il centrocampista rumeno ha vissuto una stagione di alti e bassi ma sicuramente l’arrivo di Sandri gli ha chiuso spazi anche se Tanasa ad oggi è l’unico centrocampista centrale ad aver segnato. La speranza sul piano personale è di poter essere decisivo come all’andata: «Lavoro ogni giorno per riuscire a giocare, poi le decisioni spettano all’allenatore. A livello fisico sto benissimo, spero di avere ancora altre possibilità di dimostrare il mio valore, altrimenti farò il tifo dalla panchina. Le motivazioni? Quelle non mi mancano mai, vivo la professione serenamente, non mi faccio influenzare, ho carattere e voglia di dare il massimo».

La trasferta di Ancona si prospetta intricatissima: «L’Ancona ha appena cambiato allenatore ed è una squadra di alta classifica. Immagino sarà spinta da un grande tifo e certamente non ci stenderà il tappeto rosso ma anche noi abbiamo voglia di riscattarci. Alla fine vincerà chi avrà più fame».

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