Calcio C: Rimini, Zaccagno: "Sono stato bene: pronto a rimanere"

Michele Zaccagno archivia un finale di stagione amaro per il Rimini, ma chiude anche una stagione di grandissima qualità a livello personale, dopo due stagioni molto sofferte. Il portiere biancorosso è ritornato prepotentemente sulla scena e quel palcoscenico non lo vuole più abbandonare, magari ancora con la maglia del Rimini. Partiamo con l’ultimo match stagionale a Pontedera: «I primi quindici minuti sono stati del Pontedera, ma se guardiamo tutto il match siamo stati noi ad avere in mano il pallino del gioco, loro sono stati bravi a sfruttare le ripartenze, io nel primo quarto d’ora sono intervenuto più volte, poi dopo aver subìto il secondo gol abbiamo provato a pareggiare ed abbiamo avuto le nostre occasioni. C’era un rigore palese su Gabbianelli, nel secondo tempo abbiamo avuto due grandi chance, la traversa di Tanasa e il tiro di Tofanari. A questo aggiungiamo l’espulsione inesistente di Santini. Nel secondo tempo – continua il portiere biancorosso – più che nel primo si è visto un Rimini arrembante, loro hanno accusato il colpo dopo l’1-2 di Santini. Abbiamo provato a vincerla, purtroppo non ce l’abbiamo fatta, ma il pari sarebbe stato il risultato più giusto». Un campionato finito con una sconfitta, ma la stagione ha rilanciato alla grande Andrea Zaccagno dopo tante amarezze: «Io in C ho già giocato a Pistoia, Piacenza e Vibo Valentia, poi negli ultimi due anni e mezzo mi sono rotto entrambe le spalle, una all’anno, ero finito nel dimenticatoio o quasi. E pensare che a Pistoia, Piacenza e Vibo avevo sempre giocato, mentre negli ultimi due anni sono sceso in campo due-tre volte al massimo. Ero venuto a Rimini per rilanciarmi, invece è arrivata un’esplosione vera e propria». Un cammino per niente agevole e scontato: «Una volta presa la titolarità non l’ho voluta più mollare, dopo tanto tempo di stop mi sentivo come un animale in gabbia, avevo una gran voglia di mettermi in evidenza. Il posto ce lo siamo giocato io e Galeotti, devo dire che Cesare è stato un concorrente veramente impegnativo e questa cosa mi ha fatto bene. Avere un concorrente della sua qualità mi ha stimolato tanto, anche negli allenamenti durante la settimana perché sapevamo che l’altro portiere, nel caso avesse giocato, avrebbe sicuramente fatto bene. E’ stata una concorrenza sana e molto costruttiva». E il futuro è ancora tutto da scrivere, Zaccagno è in scadenza ma una conferma a Rimini sarebbe gradita: «Ad oggi non ho parlato con nessuno, fino a giovedì ero concentrato solo sui play-off ed il mercato al momento è ancora in fase embrionale, molte squadre devono ancora finire i play-off, è presto per i contatti, sto aspettando che il Rimini mi dica che intenzioni ha. Tra pochi giorni compio 26 anni, il mio obiettivo è puntare sempre più in alto, ma nel caso a Rimini ci fosse interesse e si volesse fare qualcosa di ambizioso resterei più che volentieri. Qui sono stato veramente bene, in campo e fuori».