Calcio C, Rimini: un tris d'assi verso i play-off

Nessuno ha la bacchetta magica, anche perché altrimenti la medicina per guarire da un girone di ritorno così avaro di soddisfazioni il Rimini l’avrebbe già deglutita. Tutto però si azzera nei play-off anche se partire dalle retrovie complica i piani, con la squadra di Gaburro che nel primo turno e, se avanzerà, anche nel secondo dovrà giocare in trasferta con un unico risultato a disposizione per passare il turno. Difficilissimo visto che nel 2023 i biancorossi hanno vinto appena due volte (non contro due corazzate, Alessandria e Fermana, ma comunque fuori casa). Nulla è impossibile e, seppur il calcio sia un gioco di squadra e dunque conterà sempre il collettivo, il Rimini dovrà puntare sui tre giocatori che per distacco si sono contraddistinti in questa stagione.

Andrea Zaccagno

Il portiere ha rappresentato forse la sorpresa più bella anche se chi conosce il percorso del talentuoso Zaccagno, scuola Torino e con varie presenze con le nazionali giovanili, sapeva che non sarebbe stata una scommessa così azzardata. L’unica incognita era rappresenta dalla continuità spesso falcidiata dagli infortuni (ultima stagione da titolare in serie C quella 2017-2018 con la Pistoiese). Il numero 12, che ha saltato le due partite iniziali e poi altre otto dal 29 novembre per l’infortunio al naso, si è confermato di categoria superiore con parate sovrannaturali. Citare tutte le prestazioni sensazionali è riduttivo ma quello che ha mostrato a Siena resta qualcosa di inspiegabile. Tanti miracoli disseminati e 10 clean sheet con un rapporto partite giocate/gol incassati in positivo (28 contro 27), una statistica sempre più rara da trovare nel calcio moderno. Inevitabile ribadire che saranno fondamentali i suoi interventi per andare lontani anche in questa post-season.

Andrea Delcarro

Gli attenti osservatori non potevano farsi sfuggire il fatto che Delcarro avesse già un legame forte con il gol. Un rapporto speciale che nella stagione poi interrotta dal Covid aveva visto il centrocampista arrivare addirittura a quota 12 in 23 gare. Quella però era Serie D, con tutto il rispetto per il Calvina. La mezzala ex Ancona, che in estate non è stata neanche chiamata dalla società marchigiana per il benservito nonostante un amore profondo con la tifoseria, a Rimini è riuscito ad ammaliare e soprattutto a determinare: corsa, lotta, interdizione, personalità e inserimenti incalcolabili. La logica conseguenza è stata l’imprescindibilità per Gaburro (32 volte titolare, solo tre partite saltate) e la confermata confidenza con il gol, tanto che Delcarro in campionato ha sfiorato la doppia cifra (8 reti) ed è stato il vice-capocannoniere della squadra. Tra sei dei suoi gol sono stati pesanti (uniche eccezioni Pesaro all’andata e Fiorenzuola al ritorno) e hanno fruttato 12 punti. Giovedì sarà uno dei più attesi.

Claudio Santini

Il bomber nonostante con i play-off abbia vissuto più dolori che gioie ha i numeri che parlano per lui: in campionato a Rimini ha ritrovato continuità di minutaggio e grande confidenza con la porta giocando un po’ in tutti i ruoli dell’attacco, centravanti, esterno e seconda punta. I 16 gol realizzati (indimenticabile la tripletta all’Imolese all’andata) sono il suo record personale tra i professionisti (non assoluti perché a Montecatini in Serie D ne fece 21). Un giocatore fumantino (5 partite saltate per squalifica) ma che ha sempre dato l’anima, svariando su tutti i fronti, il classico attaccante moderno che gioca un po’ a tutto campo. Se il Rimini vorrà ritagliarsi un ruolo da protagonista avrà bisogno della sua “mitraglia”.

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