Calcio C, Rimini-Troise, primo vero passaggio a vuoto

Il Rimini è salito sull’altalena. Da tre vittorie consecutive, che lo avevano proiettato dentro la zona play-off con un piccolo margine di vantaggio su chi era in quel momento fuori, si è passati a tre sconfitte di fila in campionato.

Primo black-out di Troise

Inserendo anche la battuta di arresto allo stadio Massimino di Catania che è costata l’eliminazione dalla coppa Italia, sono anzi quattro i passi falsi consecutivi. Non era mai successo ad Emanuele Troise da quando è arrivato sulla panchina biancorossa. Ma neppure Raimondi, che fino a metà ottobre aveva guidato il Rimini, era incappato in una serie negativa simile (anche il tecnico argentino aveva giocato una gara in coppa Italia vincendola). Insomma, si è davanti al primo vero momento difficile dell’era Troise.

l’assenza di Pietrangeli

Non è proprio un caso che tutto sia cominciato con l’infortunio di Nicola Pietrangeli. Il roccioso difensore centrale si era bloccato per un guaio muscolare a ridosso della partita di Catania. Da quel momento 8 reti subite in 4 gare (due di media a partita), zero punti e il ritorno nella terra di nessuno in campionato, sogno che si infrange nella semifinale di Coppa. Insomma peggio di così era difficile. Non è neppure un caso che qualche gol decisivo realizzato dagli avversari del Rimini sia arrivato da situazione di palla inattiva: su corner a Lucca e contro il Sestri Levante, su punizione laterale in casa della Spal. E’ come se dietro si fosse spenta di colpo la luce. E’ come se l’assenza del difensore laziale abbia fatto venire a meno un punto di riferimento. Senza nulla togliere a chi ha giocato in queste quattro partite perché comunque ha garantito una buona dose di impegno, è chiaro però che non può essere considerato casuale l’inizio di questa metamorfosi negativa. Senza Pietrangeli si è abbassata la qualità in difesa e anche il livello di attenzione. E il difensore probabilmente salterà anche la sfida di venerdì sera contro il Pescara al Romeo Neri.

A volte anche un pareggio...

Quando fare un punto diventa un miraggio anche un pareggio sarebbe ben accetto. E’ il modo più semplice per stoppare l’emorragia in atto. Il problema è che il Rimini in questo momento storico della stagione ha messo dentro il cassetto anche la parola pareggio. Infatti l’ultimo segno x risale al 3 febbraio scorso con l’ottimo 0-0 sul campo del Perugia. Senza rubare l’occhio quel giorno però la squadra di Troise aveva battagliato mostrando una solidità difensiva che aveva fatto ben sperare per il tour de force alle porte. Insomma tra sconfitte in serie, l’infortunio di un big dalla presenza troppo importante e la mancanza di mezze misure, di colpo Troise si trova a che fare con il suo primo momento di difficoltà.

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